Il patent trolling è quella pratica utilizzata da alcune società che non nascono per produrre beni o servizi. All’interno del patrimonio di queste aziende ci sono dei brevetti e l’obiettivo è colpire le società richiedendo dei risarcimenti danni e dei contratti di licenza per poi andare a generare degli utili. Se questa attività vi sembra marginale sappiate che vi sbagliate. In base ai dati raccolti dalla società Winston & Strawn, ufficializzata da Michael Brody durante il corso della conferenza Hot Chips alla Stanford University, il patent trolling genera il 5% delle esportazioni americane pari a 89,8 miliardi di dollari.
La prima società ad essere colpita da questa attività è Apple che nel corso del 2012 è stata colpita da 44 cause, arrivando a 165 cause negli ultimi cinque anni. La seconda è Hp colpita da 143 cause nell’ultimo quinquennio per poi vedere al terzo posto Samsung colpita da 123 cause. Attualmente si attivano oltre 65.000 cause con questo sistema ogni anno.
L’azienda ha anche stimato alcuni valori medi e ha stabilito che il 63% delle cause colpisce le aziende che hanno ricavi inferiori ai 100 milioni di dollari anni. Le aziende con ricavi di oltre 50 miliardi di dollari vengono colpite in media da 7,3 cause ogni anno. Ogni causa costa in media $ 540.000 e richiedere 30 mesi di processo. Quando la causa ha esito negativo può generare in media 7,5 milioni di dollari in risarcimenti, arrivando a 29,75 milioni di dollari nel caso in cui la causa finisca extragiudiziale.
ma hai un albanese che ti scrive questi articoli? sono pieni zeppi di errori…!