Apple è una forte concorrente di Google. Oltre a concorrere contro Big G nel settore degli smartphone e tablet, Apple possiede anche il sistema iAD contro AdWords. Quest’ultimo servizio è la vera cassaforte di Google.
La società di Cupertino, però, non pensa così in grande. Negli ultimi mesi si vocifera che voglia collegare iAD, dopo lo scarso successo della sua adozione nelle applicazioni, all’iTunes Radio, il suo servizio di streaming musicale che, in versione gratuita, è supportata appunto dalla pubblicità.
Apple, però, nella personalizzazione degli spot non sembra essere così sprovveduta. Mentre Google la distribuisce con la localizzazione, quindi personalizzandola in base alla posizione dell’utente, e con la raccolta del traffico, tracciando i siti visitati dall’utente mediante le ricerche; Apple ha brevettato un sistema molto più efficace.
Il brevetto fa riferimento ad un algoritmo che riesce a comprendere l’umore dell’utente in base all’uso di iOS. L’uso di determinate applicazioni, dell’ascolto di un tipo particolare di musica, del passaggio tra un’app e l’altra, possono dare informazioni sull’umore dell’utente: arrabbiato, triste, romantico, felice e così via.
Queste informazioni saranno utilizzate per piazzare meglio le pubblicità. Così non si riceveranno gli spot delle feste ad Ibiza mentre si è tristi o dei siti di incontri mentre ci si sente romantici.