A volte si può conquistare il primo posto nel mercato anche non crescendo, restando fermi alla quota precedente. E’ un fenomeno che si è verificato, per esempio, con la vendita dell’iPhone negli Stati Uniti. Nel terzo trimestre del 2013, infatti, Apple era stata superata da Samsung scendendo al 34% del mercato, contro il 38% della concorrente.
Grazie alla crescita dei concorrenti di entrambe, per esempio con LG che ha conquistato l’8% del mercato, HTC il 3% e Motorola il 5%, Samsung è stata maggiormente danneggiata rispetto ad Apple, perché gli utenti Android hanno preferito non cambiare il sistema operativo, ma avere un telefono diverso da quello della casa coreana.
Questo fenomeno ha avvantaggiato Apple che è cresciuta al 48% del mercato e penalizzato Samsung che è scesa al 31%. Tramite questo sistema Apple è tornata il primo produttore di smartphone negli Stati Uniti.
L’analisi è stata svolta da CIRP che ha calcolato anche la divisione per sistema operativo. iOS è primo con il 48%, seguito da Android con il 46% e Windows Phone con il 3%. La vecchia gloria BlackBerry detiene meno dell’1%.
Abbastanza normale, si stanno rubando quote di mercato dove Apple non compete, fascia bassa. Apple invece non avendo perso clienti è rimasta stabile. La fascia bassa del mercato è più soggetta a cambi di fornitore di quella alta (meno fidelizzata, si compra in base al prezzo e non al dispositivo).