Fino a qualche anno fa i droni erano materiale per i film di fantascienza. Ad oggi, invece, sono all’ordine del giorno, giocando un ruolo fondamentale nell’ambito militare, ma anche in quello ludico e in futuro diventeranno importanti anche per i trasporti.
A tal proposito, visto che il settore è in crescita, non poteva mancare l’apporto della burocrazia che si è apprestata a mettere nero su bianco alcune regole. L’ente che se ne occupa è l’ENAV (Ente Nazionale Per l’Aviazione Civile) che ha stabilito il regolamento per i, come li chiama lei, “Mezzi aerei a pilotaggio remoto“.
Venendo al sodo se il vostro drone, che sia esso comandato a distanza da un iPhone o meno, pesa più di 25 KG necessita di un’autorizzazione speciale o un’autocertificazione se ne pesa meno. La cosa “interessante” è l’assicurazione obbligatoria che serve a risarcire i danni se intendete usarlo come kamikaze su auto e passanti.
Il settore assicurativo, però, brancola nel buio. Non ci sono casistiche che permettono di stimare la loro pericolosità e tantomeno non si conoscono con quanta frequenza i droni vanno a sbattere su cose o persone. Per tale motivo per i primi tempi si andrà un po’ ad occhio, richiedendo diverse centinaia di euro.
Le assicurazioni diventeranno obbligatorie il prossimo 30 aprile. Se avete un elicotterino telecomandato, forse meglio usarlo solo in casa.
Non sanno più cosa inventarsi, per sfilare soldi dalle tasche della gente…
Sono anni che esistono coperture assicurative per gli aeromodellisti, quindi direi che le compagnie non brancolano nel buio.
A forza di vedere fenomeni che volavano sopra centinaia di persone con droni da 4/5kg direi che hanno fatto bene a far uscire questa normativa
se lo desideri, puoi assicurare qualunque cosa e qualunque rischio, le compagnie assicurative sono lì per quello, ma qui si parla di un’assicurazione obbligatoria, è un pochino diversa la cosa.
spiegami allora, se puoi, perchè i fenomeni (ma sarebbe meglio dire gli stronzi…) che corrono liberi e felici in bicicletta sul marciapiede non dovrebbero essere obbligati ad assicurarsi, mi sembrano decisamente più pericolosi per l’incolumità pubblica…
Perché su una bicicletta hai il culo sopra, un modello o dorne é un attimo che perda il controllo senza che tu possa riprenderlo.
Sono anni che faccio gare e me ne sono caduti di aerei per interferenze…
In più la cosa è nata oltre che per i droni, che facevano video volando (senza permesso) attorno al Colosseo pieno di gente, anche per quelli che facevano fpv e volavano a 10km di distanza senza contatto visivo col modello, solo riportando a terra il segnale video.
Queste sono apparati complessi che ora, dato che vanno di moda, danno in mano a cani e porci…e non parlo del parrot, che si fá massimo i suoi 50m di quota ed é in polistirolo, ma di droni a 6 rotori e 3kg di peso, che se ti cade in testa non é piacevole…