avvisi App Store

Conoscete le frasi strane poste sulle confezioni dei prodotti negli Stati Uniti? Tipo quelle sulle automobili che avvertono l'utente di non guidare con la testa ad altezza dei pedali, oppure di non usare il ferro da stiro quando si fa il bagno. Tutti avvisi superflui, per azioni che dovrebbero essere regolate dal buonsenso, ma che hanno dato da mangiare a generazioni di avvocati.

Per esempio bisognerebbe avere il buonsenso di non lasciare attiva l'opzione per gli acquisti "In App" quando si dà un iPhone o un iPad ad un bambino per giocare, perché le possibilità che l'infante pigi sul pulsantino degli acquisti aumenta. Ma è stata necessario un verdetto della FTC e una condanna di risarcimento da 32,5 milioni di dollari per spiegare che il buonsenso in alcune famiglie non c'è.

In questo percorso, per evitare altre grane, Apple ha cosparso l'App Store di avvisi. Oggi, per esempio, nelle schede delle applicazioni, sotto la sezione Voto, si legge chiaramente l'età minima da avere per usare quell'app e si leggono vi avvisi di pericolosità. Così giocando a Spider Man si legge che all'interno c'è una "rara/moderata violenza in cartoni animati", caso mai il buonsenso non ci sia per capire che un supereroe che spari ragnatele a dei nemici non equivale ad offrire loro una cena e un bouquet di fiori.

Con l'aggiornamento ad iOS 7.1.1, inoltre, nell'App Store di iOS appare più chiaramente la frase "acquisti In-App" quando le app lo prevedono. Ma sono certo che nonostante i cartelli fuori al deposito di Zio Paperone con "Alt" e "Stare alla larga", la Banda Bassotti cercherà sempre di entrare nel forziere. Speriamo che Zio Paperone abbia il buonsenso di chiudere la porta.

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