Alcune settimane fa abbiamo visto alcune testimonianze inerenti il ban delle app destinate allo scambio di Bitcoin. Questa moneta virtuale, che attualmente vale 641 dollari, è generata da un algoritmo e non tutti gli Stati hanno ammesso la sua valenza nel settore finanziario. In Cina, per esempio, è illegale.
Per evitare grane legali per lo scambio di moneta potenzialmente “illegale”, Apple ha deciso di non approvare il suo utilizzo nelle app dell’App Store. Sapete come gli studi legali molte volte attendono questo tipo di scelte per attivare delle cause, quindi in realtà Apple non ha tutti i torti.
Per sfatare ogni dubbio la società ha introdotto una norma nel suo regolamento per l’App Store. La norma 11.17 dice che:
Le applicazioni potrebbero facilitare la trasmissione di monete virtuali approvate che tengano in considerazione tutte le norme degli stati federali e dei territori nelle quali operano.
In altre parole se i Bitcoin diventeranno riconosciuti allora potranno nascere liberamente le app in grado di gestirne le transizioni. Sempre se nel frattempo, in tutto questo processo, i Bitcoin sopravvivano alla bolla.