equo compenso

A pensar male verrebbe da pensare che qualche politico ha la prossima campagna elettorale pagata, soprattutto nel regime attuale che prevede la possibilità di finanziare i partiti mediante le donazioni. Ma non mi piace pensare male e quindi non mi dò un motivo del regalo che Dario Franceschini, attuale Ministro per i Beni Culturali, ha regalato soldi alla SIAE in un Paese già martoriato dalle tante altre tasse.

In un Decreto firmato un paio di settimane fa, che si appresta a passare per la Gazzetta Ufficiale, si stabilisce che l’equo compenso va aumentato. L’equo compenso è una sorta di risarcimento danni per gli artisti perché di base siamo tutti dei maledetti pirati e ladri. Lo dice la legge non io.

Quindi ecco un aumento fino ad oltre il 500% sugli smartphone. Dove una volta si pagava 0,90 € per un iPhone da 16 GB, presto se ne pagheranno 4,80 €. E così ecco aumentare tutto, anche i tablet che prima non erano tassati. La TV aumenterà di 4 €, i PC di 5,20 €, gli hard disk di grosse dimensioni costeranno anche 20 € in più. Tutti soldi che vanno alla SIAE, non allo Stato Italiano.

E mentre il Ministro dice che saranno le aziende a pagare, io dico che l’ennesima presa in giro è stata compiuta. Allora io faccio ufficialmente richiesta per l’equo compenso della politica. Una percentuale di denaro che deve essere data di base a tutti i cittadini perché, utilizzando la stessa moneta, posso ritenere che tutti i politici sono ladri. Posso ritenere che mi rubano il futuro, piratano il destino dei miei figli e voglio una percentuale fissa sul loro stipendio. Voglio di base l’equo compenso per i cittadini.

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4 Commenti

  1. Sono più di due decenni che al governo vanno sempre i soliti partiti
    Forse è il caso di cambiare, che ne dite italiani?

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