Gli acquisti In App di Apple consentono di comprare potenziamenti, crediti, funzioni e altro all’interno delle app. In passato questo sistema ha dato un po’ di grane, perché alcune app per bambini lasciavano acquistare i potenziamenti senza limiti, causando conti in rosso per i genitori.
Apple ha reso l’accesso ai pagamenti più difficile e risarcito le famiglie colpite dal problema per un totale di 32,5 milioni di dollari. Ma per l’Unione Europea gli sforzi non bastano. Dopo una prima analisi, a cui Apple ha risposto, la Commissione Europea ha dichiarato che non basta, perché gli acquirenti non sanno mai il prezzo reale delle app.
In realtà nella scheda di ogni app c’è l’elenco delle varie voci degli acquisti In App presenti all’interno. È difficile dire quanto costa un’app. Posso dirti quanto costa 1 KG di pane, ma dipende quanto pane compri. Non c’è un prezzo fisso per qualsiasi quantità.
Apple ha spiegato alla UE che hanno realizzato il Family Sharing, in cui gli acquisti sono effettuabili solo chiedendo l’autorizzazione ai genitori. Non so se il funzionario di turno si accontenterà della cosa. Intanto la stessa Commissione sta indagando su Google, perché a differenza di Apple non ha ancora raccontato come funziona il suo sistema. La discussione dovrebbe iniziare a settembre.
Non sono d’accordo sull’esempio del kilo di pane…
Gli acquisti in app sono diversi: il panettiere di quartiere ti vende un kilo di pane, ma non ti chiede dei soldi ad ogni boccone!
Se compri un chilo di pane sta a te decidere quanti morsi dare. Ma non è che puoi dire paghi 10 e puoi scaricare tutto ciò che vuoi con In App.