telefono a letto

Fino a qualche decina di anni fa, per vedere un amico dovevo dargli un appuntamento in una zona e sperare che si presentasse. Contrattempi, ritardi, dimenticanze o altro, non permettevano di gestire gli impegni diversamente.

Poi sono arrivati gli smartphone. Ad oggi Γ¨ molto difficile non riuscire ad ottimizzare il proprio tempo. In caso di problemi si riesce a cambiare le scelte in pochi minuti. Ma cosa accade quando il telefono si scarica, si spegne o si rompe? Andiamo nel panico.

Questo panico prende un nome: nomofobia. Un termine coniato da Stewart Fox-Mills della Post Office inglese, a seguito di uno studio commissionato da YouGov. Un termine che deriva da no-mobile-fobia, vale a dire paura di non avere accesso al telefono.

La ricerca ha riguardato 2.163 persone in Gran Bretagna e ne Γ¨ emerso che il 53% della popolazione, di cui il 58% degli uomini e il 48% delle donne, soffre di nomofobia.

Ansia, stati di malessere e tremarella, sono alcuni sintomi delle nomofobia che sorgono quando abbiamo un problema con il telefono che diventa, di fatto, non utilizzabile. Probabilmente tra noi tutti soffriamo di nomofobia.

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1 Comment

  1. Verissimo. Lo sto sperimentando ora che ho avuto l’iPhone in riparazione per il tasto standby da due settimane. Due settimane senza iPhone mi hanno (quasi) vaccinato.
    CiΓ² dimostra che chi sarΓ  in grado di mettere batterie migliorate vincerΓ  sul mercato -almeno nel brevissimo periodo.

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