Lo spam è una delle cose più fastidiose di internet, e anche una delle più antiche. Si dice che il 90% delle email sia spam, ma anche l’uso dei social network non è immune dal problema. Quante volte su Twitter vi è capitato di essere citati da account che in realtà si sono rivelati dei bot pubblicitari?
Un problema che Twitter sembra risolvere. La società ha fatto sapere, attraverso il blog istituzionale, di aver applicato un sistema che ha ridotto lo spam del 40%. Il tutto si basa sull’analisi dei Big Data e sulla semantica, attraverso uno strumento che si chiama BotMaker.
In pratica mentre si scrive un tweet il sistema analizza, in tempo reale, la struttura del messaggio e confronta i dati con i possibili schemi degli spammer. Inoltre effettua un’analisi temporale e tra gli account, per verificare se un account utilizza delle strutture sempre uguali.
Tutti questi dati consentono di scovare i messaggi camuffati e bloccare il passaggio dello spam. Sarebbe utile applicare il sistema in tanti altri ambiti.