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Vi sarà capitato sicuramente di vedere nei film l’uso dei dispositivi in modo organico. Nel senso che un dispositivo diventava subito l’estensione dello schermo dell’altro, semplicemente avvicinandoli. Così, per esempio, un file di un dispositivo si può spostare su un altro semplicemente appoggiando il primo sul secondo. Un po’ come si farebbe nel mondo reale avvicinando la mano su un tavolo.

Questa tecnologia diventerà realtà. Anzi sono disponibili già i primi prototipi. Apple ha anche brevettato l’interazione degli elementi sullo schermo, in modo da creare fluidità. Per esempio se si “versa” un file da un dispositivo all’altro si vedrà la sua discesa con una velocità collegata al peso. Così i file grandi scenderanno più lentamente di quelli piccoli. Anche sullo schermo la fisicità virtuale porterà i file grandi a cadere verso il basso e quelli piccoli resteranno in cima.

Il MIT Media Lab, invece, mostra il THAW. Un sistema in grado di spostare i file da un dispositivo all’altro, per esempio da un MacBook a un iPhone, semplicemente appoggiando lo schermo del secondo sul primo.

Questo genere di interazioni utilizzano il bluetooth e il WiFi. Tra qualche anno diventeranno di uso comune.

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