In un recente intervento sul suo sito ufficiale, Apple ha dichiarato che i dati degli utenti inseriti in iCloud sono cifrati. La chiave di cifratura non ce l’ha nessuna se non il dispositivo usato dall’utente, quindi se le autorità dovessero chiedere dei dati, Apple semplicemente non potrà fornirli.
E le autorità cosa ne pensano a tal proposito? Il direttore dell’FBI – James Comey – ha dichiarato ai giornali di essere molto preoccupato di questi strumenti per la protezione dei dati.
Sono un grande fan delle norme, ma sono anche convinto che nessuno in questo paese sia superiore alla legge. La mia preoccupazione è che il marketing delle aziende consenta a qualcuno di sfuggire alla legge.
In effetti la nostra privacy è protetta, ma lo è anche quella della criminalità. Allora immaginiamo le conversazioni tra terroristi, spacciatori, furfanti e topi di appartamento. Ma è il dilemma che copre la società moderna: quanto è giusto entrare nella privacy dei cittadini per proteggerli?
Io a questa storia non ci credo: non ci credo perché tutte le aziende americane sono obbligate per Legge, a mettere a disposizione i dati degli utenti presenti nei loro server e cloud, qualora venissero richiesti dalle autorità. Non vedo perché la Apple debba essere “diversa”.
Per non parlare poi delle backdoor presenti in tutti i sistemi: come si spiega sennò la pubblicazione delle foto di quelle attrici neanche un mese fa?
Qualcosa non torna…
Terroristi e criminali non credo che utilizzino cloud, comunque. Ci sono le darknet che sono perfette per questo.