Ci sono due strade percorribili per entrare all’interno di un settore dove ci sono già delle aziende: offrire qualcosa di innovativo in grado di attrarre clienti, oppure semplicemente abbassare i prezzi.
Il settore dello streaming musicale è in espansione già da qualche anno. Apple non ha saputo anticipare il cambiamento credendo che la vendita dei brani singoli sarebbe vissuto ancora a lungo. Per recuperare il terreno perso ha attivato iTunes Radio (purtroppo ancora non in Italia) e ha comprato Beats Music che macinerà per creare il suo servizio di streaming.
Ma il settore dello streaming musicale è difficilmente innovabile. Oltre a poter consentire di creare playlist efficaci e offrire una grafica interessante, come si possono cambiare le cose? Quindi ecco l’esigenza di abbassare i prezzi. A tal proposito, secondo alcune voci nel settore, Apple avrebbe chiesto alle etichette di abbassare i prezzi, in modo da consentirle di offrire un abbonamento a un prezzo inferiore ai 10 € mensili.
Se notate, infatti, quasi tutti i servizi hanno lo stesso prezzo: 9,90 €. Secondo le indiscrezioni, il nuovo servizio di Apple dovrebbe arrivare per febbraio 2015, in tempo per i Grammy Awards.