Nel 1973 venne inaugurato la Sydney Opera House: un enorme centro dedicato all’arte con ben 6 sale interne per la gestione dei concerti. Sale per un totale di 5.738 posti e un’opera architettonica diventata simbolo della città di Sydney, tanto da ricevere la protezione dell’Unesco. La struttura costò 102 milioni di dollari.
Sapete quanto costerà il teatro del campus Spaceship di Apple? 161 milioni di dollari, quasi il doppio della Sydney Opera House. A questo punto verrebbe da dire “porca vacca, chissà cosa diavolo stanno architettando”, nel vero senso della parola.
Questo dato proviene da un’analisi di BuildZoom che ha incrociato i permessi edili depositati dalle società di costruzione. Se questo non dovesse bastarvi, sappiate che la palestra del campus costerà ben 71 milioni di dollari. Ricordatevelo quando andrete in un centro Virgin, tra le più grandi d’Italia, che costano in media 2-3 milioni di €.
Certe volte mi chiedo se i prezzi di realizzazione di grandi progetti sono alti perchè c’è chi ci lucra troppo, oppure perchè, di fatto, i lavori e i materiali necessitano di tali fondi.
Per esempio – anche se microscopico – come si giustifica il fatto che il classico tavolo di legno presente da anni un qualunque Apple Store costi 40’000€?
Io penso che il potere d’acquisto di 102 milioni di dollari del 1973 fosse enormemente superiore a quello di 161 milioni di dollari odierni e che, quindi, il paragone non regga.
Se la Sydney Opera House dovesse essere costruita oggi, verrebbe a costare sicuramente svariati miliardi (e non milioni) di dollari.
Resta il fatto che la nuova sede di Apple stia venendo a costare un cifra che mi pare enorme.