Nell’acquistare uno smartphone potrete affrontare due tipi di approcci: scegliere quello con la scheda tecnica più abbondante, oppure scegliere l’esperienza utente che vi dona un modello. Entrambi gli approcci vanno poi mescolati con i prezzi dei dispositivi, fino a raggiungere ad una scelta.
La cinese Xiaomi mira senza dubbio alle persone che guardano alla scheda tecnica. Lo fa ingigantendola, rendendola abnorme. Ne è un esempio il recente modello: il Mi Note, schierato contro l’iPhone 6 Plus e il Galaxy Note.
Il dispositivo ha uno schermo da 5,7” in 2K (515 ppi) ed è spesso 6,95 mm per un peso di 161 grammi, contro i 7,1 mm di spessore del 6 Plus e i suoi 172 grammi. La fotocamera è da 13 megapixel con focale 2.0, ottica stabilizzata e flash dual color. La fotocamera frontale è da 4 megapixel.
All’interno abbiamo un processore Snapdragon 801 da ben 2,5 GHz quad core, una scheda grafica Qualcomm Adreno 330, 3 GB di memoria RAM, LTE fino a 450 Mbps e una batteria da 3.090 mAh. Il prezzo è un suo punto forte: tutto questo per 2.299 yuan, circa 318 €, nella versione da 16 GB o 2.799 yuan (385 €) nella versione da 64 GB. A cui vanno aggiunte le tasse.
Il sistema operativo è Android, personalizzato per assomigliare graficamente ad iOS.
Dal punto di vista hardware non c’è dubbio: ne è pieno. L’iPhone ha dell’hardware meno potente, ma tutti i processi sono ottimizzati per funzionare alla perfezione con iOS, costruito per sfruttarlo appieno. I benchmark potranno dirci meglio quali danno le migliori performance.
A quel prezzo probabilmente lo Xiaomi può diventare un concorrente di Samsung e HTC, tagliando loro fette di mercato. Ad un hardware più potente un utente Android può scegliere facilmente il dispositivo con il prezzo inferiore.
L’utente iPhone, invece, ha una galassia perfettamente costruita e arredata e difficilmente potrebbe pensare al passaggio. Almeno che il budget non lo imponga.
La versione 2k ha Snapdragon 810 a 64bit e 4GB ram.Inoltre è dual-sim full active