Ho sempre trovato affascinante la natura umana. Il formarsi delle consuetudini, dei comportamenti, dei modi di agire in determinate situazioni. Nel nostro corredo cromosomico, con la collaborazione dei dettami della società, si sono creare delle strade ben definite di causa ed effetto.
Se si fa una determinata cosa si agisce di conseguenza. Ed è una cosa comune a tutti, o almeno alla maggior parte delle persone. Per esempio se guardate spesso un orologio automaticamente qualcuno penserà che non vedete l’ora di andarvene, oppure che siete in uno stato precario in cui dovete fare qualcosa da un momento all’altro, oppure che siete ansiosi e così via.
Insomma, vedere spesso l’orologio è collegato nella nostra mente al concetto di scorrere del tempo. Chi vuole sapere l’ora è perché deve fare qualcosa in un determinato spazio temporale. È un concetto insito nella mente.
Per questo motivo darete molto fastidio alle persone che vi circondano quando userete l’Apple Watch. Più fastidio dell’uso dello smartphone. Complice una scarsa conoscenza collettiva dello strumento, vi ritroverete a fissare l’orologio e dare l’errata informazione di essere in procinto di fare qualcos’altro piuttosto che ascoltare l’interlocutore e le sue esigenze.
Chi userà spesso l’Apple Watch, o un altro smartwatch, diventerà un maleducato inconsapevole. Preparatevi a sguardi strani, di disapprovazione e commenti dal tono abbastanza adirato. Fino a quanto questo dispositivo non si diffonderà a tutta la società, semmai lo farà, e il suo utilizzo non sarà associato al comune destreggiarsi tra funzioni e app, sarete etichettati come “la persona che guarda insistentemente l’orologio”.


a me capita già adesso cn il pebble
è sempre meno maleducato che fissare insistentemente lo smartphone, come tanti cafoni fanno già da tempo.