La mano è una delle parti del corpo più affascinanti. Nel libro “Steve Jobs – l’uomo che ha inventato il futuro” di Jay Elliot – ex vice presidente esecutivo di Apple – si racconta di come Steve Jobs a volte si incantasse a guardarsi la mano. L’ex CEO di Apple si chiedeva come fosse possibile che tanta complessità fosse racchiusa in un elemento così piccolo.
La mano contiene 27 ossa, 18 muscoli e 24 tendini. Un sistema complesso che consente di muovere le dita e le falangi singolarmente. Con le mani possiamo dire tante cose, tant’è vero che è nato il linguaggio dei segni.
Visto che ad ogni gesto si muovono determinati muscoli, tendini e ossa, se si creasse un sensore in grado di misurare i movimenti di questo mix si potrebbe tradurre la cosa in comandi. Ed è proprio questo che descrive un recente brevetto di Apple.
Un sistema in grado di attivare delle funzioni nell’Apple Watch in base ai movimenti della mano. Visto che l’orologio poggia sul polso, costruendo un sensore in grado di comprendere i movimenti della mano si può associare ciascuno di questi a una funzione.
Per ottenere il risultato i sensori devono essere inseriti anche nel cinturino, in modo da avere un quadro completo dei movimenti. Probabilmente il sistema sarà disponibile tra qualche generazione dell’orologio.

