Forse ricorderete l’attacco hacker ad iCloud avvenuto nel 2014. Fu il primo e unico attacco hacker al servizio di Apple, avvenuto grazie alla tecnica del phishing e mediante la raccolta delle informazioni sulle vittime per rispondere alle domande di sicurezza.
Furono coinvolti molti VIP, le cui foto osé finirono in rete. Apple risolse il problema estendendo l’attivazione della doppia autenticazione per i suoi servizi, in modo da rilevare eventuali anomalie e avvisare gli utenti delle operazioni fraudolente in corso.
L’autore del misfatto, tale Ryan Collins, è giunto al suo verdetto. Visto che ha collaborato con la giustizia, dichiarandosi colpevole, dovrà scontare 18 mesi di prigione. La pena massima, in caso di non collaborazione, sarebbe stata di 5 anni.
Ora dovrebbe anche arrivare il verdetto per Edward Majerczyk che lavorò con Collins per rubare i dati di 300 account. Visto che anche lui ha collaborato con la giustizia, molto probabilmente giungerà alla stessa pena.