
Come saprete, se seguite questo blog dal 2010, Steve Jobs si schierò contro l’integrazione di Flash negli iPhone e, successivamente negli iPad. Nacquero dei browser in grado di leggere quel formato, ma poi sono andati persi.
Ad oggi anche i browser per computer stanno combattendo contro il formato Flash, tant’è vero che Chrome lo abbandonerà a breve e Safari di base non lo integra. Bisogna installarlo a parte e autorizzare i vari siti che ne vogliono fare uso.
Ma ci fu un momento in cui Steve Jobs provò a integrare Flash in iOS. Lo racconta l’ingegnere Bob Burrough che lavorò al software di Apple anni fa, prima di dedicarsi alla sua startup Blit It. Burrough racconta che nel 2008 Apple provò ad integrare il supporto di Flash nei dispositivi mobile.
Gli ingegneri, però, si accorsero di molti bug di sicurezza e problemi di utilizzo. Allora Jobs contattò Adobe per chiedere una collaborazione per risolvere tutti i problemi, ma loro lo ignorarono non offrendo nessun supporto.
Spazientito per il numero di problemi di Flash, Jobs decise di non supportarlo più. Adobe ha così rifiutato una base di milioni di dispositivi, stringendo una corda sempre più stretta sul collo di Flash.
Secondo Bob Burrough, ex sviluppatore software di Apple, le
problematiche di Flash non sarebbero state le principali responsabili
della decisione dell’iCEO. A quanto sembra, nel 2008 il gruppo avrebbe
sperimentato l’uso del plugin anche su iOS, tanto che il developer parla
apertamente del ricorso del player di Pandora sullo schermo di un
iPhone. Pare che il plugin mostrasse “semplici problemi ingegneristici”,
che si sarebbero forse potuti rapidamente risolvere. La decisione di
Jobs, invece, sarebbe scaturita dall’impossibilità di mettersi in
contatto con Shantanu Nerayen di Adobe, per un piano
comune di miglioramento, vicenda che pare abbia fatto perdere all’iCEO
la fiducia necessaria nei confronti della software house.
Della serie: non hai voluto collaborare? allora io ti distruggo!
da li è iniziata la guerra a flash, prima con il mobile, poi ora con i pc, ma magari flash non è cosi pericoloso come ci dicono.
Magari è più pericoloso il furto di password subito da yahoo su larga scala, che attacchi mirati a singoli utenti fruttando le “vulnerabilità di flash” di cui ci terrorizzano tanto.
Resta anche il fatto che con flash si possono sostituire egregiamente e GRATUITAMENTE applicazioni a pagamento sugli store per mobile