A quanto pare l’India è riuscita a convincere Tim Cook. Con una sorta di politica trumpiana, in realtà nata prima di Trump. Apple venderà iPhone in India solo se questi saranno costruiti in India.
La società di Cupertino avrà fatto due conti. Da un lato una popolazione di 1,33 miliardi di persone e un mercato pronto ad esplodere, dall’altro i costi necessari per attivare una fabbrica in grado di produrre abbastanza iPhone da supportare la domanda.
Entro la fine di aprile, dice Bloomberg, Apple inizierà a produrre i primi iPhone indiani. La società si farà aiutare dalla taiwanese Wistron Corp. Inoltre ha ricevuto degli incentivi statali.
Apple potrà importare mezzi e materie prime per 15 anni senza pagare danzi di importazione, inoltre riceverà ulteriori agevolazioni per l’impianto industriale. In cambio assumerà manodopera indiana e assicurerà che il 30% della catena produttiva sia made in India.
L’India pagava lo scotto di alti dazi doganali, che hanno spinto il prezzo dell’iPhone a livelli molto alti. Produrli all’interno consentirà di ridurre i prezzi e allargare il bacino di utenti. Entro il 2020, dicono gli analisti, in India saranno venduti 750 milioni di smartphone.