Continuano ad arrivare informazioni dai documenti diffusi da Wikileaks e presi dagli archivi dell’Intelligence americana. Dopo aver saputo di alcuni bug usati dalla CIA per rubare dati dagli iPhone, bug che Apple ha già risolto, arrivano informazioni anche sui Mac.
La CIA ha avuto per alcuni anni quello che viene definito il “cacciavite sonico”. Si tratta di un adattatore modificato del tipo Thunderbolt-Ethernet, per poter accedere al contenuto dei Mac protetti da password. Per attuare l’hack bisognava avere il computer fisicamente con se e passare per questo adattatore che faceva da filtro.
La CIA ha usato anche dei malware, come il Dark Matter che resisteva alla formattazione del computer. Il NightSkies, invece, riusciva a rubare informazioni degli iPhone 3Gs, per esempio mettendo in invio delle email ricevute, per filtrarle con le intercettazioni.
Apple, però, ha fatto sapere che tutti questi bug sono già stati risolti. Quelli relativi all’iPhone 3Gs nel 2009, mentre quelli usati per i Mac sono stati risolti nel 2013. Ma la domanda ora è: la CIA sta usando nuovi bug al momento?
Intanto spiavano e penso non sia una cosa bella,e che non si siano arresi negli anni avranno pure trovato qualcosaltro di sicuro.
Qualche falla c’è sempre. Statisticamente quando produci qualsiasi cosa hai il 5% delle possibilità di infilare qualche errore, baco o altre cose del genere. Per ridurre quel 5% si aumenta la produzione oltre lo stabilito. I prodotti bacati vengono scartati e si tengono quelli a posto.
Ma sfugge sempre qualcosa….
La CIA ci spia, dunque?
Sicuramente si, visto che è il loro mestiere, ma se ci pensiamo, si tratta di un’attività probabilmente meno invasiva della profilazione che vi fanno i social-cosi ed i fornitori di servizi.
😉