
Siamo passati dai dispositivi pieni di pulsanti e manopole a dispositivi muniti di touchscreen. Quelli del futuro, però, potrebbero non avere nulla. Potrebbero essere composti da blocchi monolitici, ma non per questo sacrificare l’interazione.
Welle, per esempio, è un dispositivo che trasforma qualsiasi superficie in touchscreen, senza richiedere la presenza di uno schermo. Al centro del sistema c’è una tecnologia presa in prestito dalle auto a guida autonoma: un sonar in grado di mappare la superficie sulla quale viene appoggiato.
Mappare una superficie significa registrare anche dei cambiamenti. Questi cambiamenti sono generati dallo sfregamento delle dita sulla superficie. Effettuando varie rilevazioni, il sistema crea una figura geometrica e la traduce in comando.
Così se disegniamo un 8 possiamo accendere le luci. Se realizziamo un quadrato possiamo accendere il condizionatore e così via. Tramite un’app, possiamo associare un comando a ciascuna figura. Comandi che si possono collegare a molti dispositivi e servizi.
Welle misura 75,4 x 35 x 4 mm e pesa 28 grammi. La batteria può consentire fino ad 1 mese di utilizzo. Il progetto si finanzia su Kickstarter. Per 69 $ si riceverà un’unità dal prossimo ottobre.