streaming nell'Unione Europea

C’è grande attesa per il prossimo 15 giugno. Giorno in cui cadrà ufficialmente il sovrapprezzo delle tariffe per il roaming telefonico nella UE. Ma gli sforzi per creare un mercato unico per i servizi, oltre per le merci, presto vedrà anche un altro aspetto.

Attualmente, infatti, se ci rechiamo fuori dall’Italia potremmo incontrare dei blocchi territoriali per lo streaming di video, film, musica, eventi sportivi, videogame e così via. Limiti dettati dagli accordi con i produttori di contenuti che devono, di fatto, firmare un contratto per ogni nazione della UE.

Per i primi giorni del 2018, però, questi limiti dovrebbero cadere. Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la fine dei blocchi territoriali dei contenuti, con 586 voti favorevoli, 34 contrari e 8 astenuti.

Ora la nuova legislazione dovrà essere approvata dal Consiglio dei Ministri della UE. Dopo l’ultima approvazione, i fornitori di contenuti avranno 9 mesi di tempo per far cadere tutti i blocchi territoriali. I cittadini europei potranno riprodurre i loro contenuti in streaming in qualsiasi paese della UE.

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