Gli attuali processori degli iPhone 7 e 7 Plus, vale a dire gli A10 Fusion, utilizzano la tecnologia a 14 nanometri, il che li rende il 40% più efficienti per la CPU e il 50% più efficienti per la GPU rispetto alla generazione precedente.

Nel prossimo iPhone, grazie alla collaborazione con TSMC, i processori passeranno dalla tecnologia a 14 nm a quella a 10 nm. Questo significa che la potenza aumenterà molto e i consumi si ridurranno per avere maggiore autonomia. Ma la storia non è finita qui.

Nel 2018 dovrebbe arrivare la tecnologia a 7 nm, come dichiarano i piani ufficiali, il che porterà ad un ulteriore aumento delle prestazione e un’ulteriore riduzione dei consumi. Ma, fermi tutti, la storia non si conclude.

IBM Research, Globalfundries e Samsung hanno annunciato di aver raggiunto la tecnologia a 5 nm. In un chip grande quanto un’unghia si passa dai 20 miliardi di transistor dei 7 nm, ai 30 miliardi di transistor dei 5 nm. Questo, dichiara IBM, si traduce con un aumento del 50% della potenza del processore e un’autonomia per gli smartphone che può arrivare a 3 giorni con una carica.

Probabilmente la tecnologia a 5 nm sarà sul mercato nel 2019 e la vedremo negli iPhone 9. TSMC, comunque, ha già annunciato investimenti per raggiungere la tecnologia a 3 nm per il 2022. Tra 5 anni lo smartphone probabilmente avrà l’autonomia di una settimana con una singola carica.

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1 Commento

  1. ma dubito che il cellulare durerà di più, perchè ogni volta che aumentano la batteria mettono altre cavolate nel sistema o altre funzioni molto più complesse che assorbono di botto la batteria.

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