
Ho incontrato di nuovo Messier Avenir qualche giorno fa. L’uomo che viene dal futuro e che la volta scorsa mi parlò di Siri nel 2030. Questa volta ho incontrato questo uomo bizzarro in Viale degli Aranci. Una strada chiamata così perché formata da alberi di aranci.
Avenir stava sbucciando un’arancia e pareva parecchio concentrato a gustarsela.
Buongiorno Messier Avenir. Sei a corto di vitamina C?
Giovanotto non sai quanto sia gustosa questa arancia. Nel 2030 non si trovano più per strada, ma solo nei supermercati e non hanno neanche sapore. Sembra succhiare sacchetti di acqua arancione. Invece questa è veramente ottima.
Avenir, posso approfittare di questo incontro per fare una domanda?
Credo che non possa rispondere di no, giusto?
Esatto. Come sono le auto a guida autonoma nel 2030?
Ah beh, nel 2030 le auto sono solo a guida autonoma. Tra 13 anni guidare è considerato disdicevole. In alcune nazioni è illegale.
Quindi le auto sono completamente autosufficienti?
Nulla è autosufficiente. L’uomo deve ancora dettare i comandi, ma avverrà a voce. Ognuno ha in pratica il proprio taxi: indica l’indirizzo e si gode il viaggio. Tra l’altro le auto sono tutte elettriche e riescono a rifornirsi da sole in alcune aree di servizio.
Pensa che la media dell’autonomia delle batterie nel 2030 è di 1.500 chilometri e queste si possono ricaricare in appena 5 minuti, tutte a costo zero. Le pompe di benzina non esistono più. Sono state sostituite da piazze di rifornimento di energia elettrica e gli ex benzinai ormai vivono di ristorazione e bagni pubblici a pagamento.
C’è anche la sperimentazione del rifornimento in corsa, con grossi camion pieni di energia a cui attaccarsi mentre si viaggia. Ma pare generano traffico, quindi credo saranno dismessi.
Incredibile. E le auto non sbagliano mai?
E gli uomini non sbagliano mai? Raramente sbagliano, ma è il 99,99% degli sbagli in meno.
E le assicurazioni sono calate?
Sì, di molto. Ma il calcolo ora prende in considerazioni altri parametri. La polizza non è stipulata sui dati dell’automobilista ma dell’auto. La sua potenza, classe, anni di circolazione e altri parametri del genere. Anche cambiare le ruote può cambiare i costi di assicurazione che, tra l’altro, sono addebitati quotidianamente come una tariffa telefonica, solo quando si usa l’auto. Si accende l’auto e questa effettua un veloce check-up, calcola l’assicurazione e l’addebita.
E il car sharing esiste?
Certo. E sono molto diffuse. Si chiama un’auto, la si usa e si paga la tratta, come adesso. Sono usate spesso nelle grandi città perché accompagnano le persone in aree dove parcheggiare è impossibile.
Ma il software delle auto è sicuro?
Ogni casa automobilistica ha il suo team di esperti di sicurezza, come si usa nella tua epoca per chi fa software. La cosa interessante è che le auto si aggiornano di notte durante la carica, così al mattino sono pronte e privi di problemi.
Giovanotto, come dire, finalmente ci si può distrarre alla guida senza fare danni, oppure vedere fuori dal finestrino e ascoltare la guida turistica installata nella macchina, oppure dormire. Non sai quante dormite mi sono fatto mentre partivo per le vacanze.
Messier Avenir, ma la camporella esiste ancora?
La mia arancia è terminata. Mi dispiace, devo raggiungere quella porta su quelle scale. Buona giornata.

Kiro… basta andare a raccogliere funghi da solo.. secondo me ne prendi alcuni che non andrebbero colti ????????
Poi nel 2030 dirai “è tutto vero”
Magari diventasse realtà, ma il “mercato” non permetterà di sostituire le auto a combustibili e a gas così velocemente. poi se pensiamo che non vedremo l’auto della Apple prima del 2020-25 capiremmo quanto ancora ci vorrà prima che avvenga tutto ciò. M. Avenier è solo un sognatore, ma mi piace ^^ Sono propenso a credere alla diffusione del car-sharing, quello si.