Credevamo che siccome si trattava di Apple, una grande opera come l’Apple Park sarebbe stata portata a termine nei tempi stabiliti. Invece come tutte le grandi opere, e noi in Italia ne sappiamo qualcosa, anche la nuova sede di Apple ha accumulato dei ritardi. Quasi un’anno dalla data stabilita per la consegna.
Non sappiamo se i costi finali sono rimasti nel budget dei 5 miliardi di dollari preventivati all’inizio, che tra l’altro sono maggiori dei 2 miliardi ipotizzati con il progetto iniziale.
Jonathan Ive, comunque, offre alcune informazioni nuove durante un’intervista al Wall Street Journal Magazine. Dall’intervista si evince che l’Apple Park ha 4 piani perché l’idea iniziale è stata quella di evitare gli ascensori. Enormi scale inviteranno i dipendenti (immagino quelli non affetti da handicap) a fare le scale tutti i giorni.
Al terzo piano, dice Ive, c’è il team dell’Apple Watch. Al quarto, invece, c’è il team dei designer e le suite dei membri dell’esecutivo, come l’ufficio di Tim Cook. Al centro dell’anello c’è un’unità chiamata pod: una sorta di ufficio che può usufruire di spazi in comune. Ogni team può sistemarsi in uno dei pod liberi e usarlo senza avere una postazione fissa.
Per evitare che il rumore si espanda nelle aree comuni, i muri sono stati realizzati in uno speciale materiale bucherellato che consente di assorbire il rumore. I vetri dei muri esterni all’interno diffondono della luce verde, proveniente dai 9.000 alberi all’interno e all’esterno del campus.
A tal proposito Ive ha espresso la sua contrarietà ad articoli che davano la colpa ad Apple per il calo della disponibilità di alberi nella Silicon Valley. Ive ha assicurato che il progetto di installazione degli alberi è partito anni fa, dando la possibilità ai giardinieri di far crescere gli alberi e averli pronti per l’installazione.
Il suo team inizierà a traslocare nella nuova sede per il prossimo autunno, con il termine dei traslochi per la fine dell’anno. Indicando che la struttura attuale non è terminata come sperava Apple.