Come saprete Microsoft ha da tempo pensato ad un sistema operativo in grado di funzionare sia nei tablet che nei PC. In questo modo l’utente si ritroverà con la stessa interfaccia nei due dispositivi.

Apple la pensa diversamente e ha ben distinto iOS da macOS. I due sistemi operativi hanno lo stesso cuore, ma sono sostanzialmente diversi. Solo di recente, con iOS 11, abbiamo alcune funzioni dei Mac presenti anche negli iPad, come il Dock.

A tal proposito Avi Barel, ingegnere di interfaccia utente di Microsoft, ha provato a pensare a come potrebbe essere un sistema operativo in stile macOS ma disponibile anche negli iPad.

Lo ha chiamato macOS Touch e può essere usato nei tablet, ma anche nei MacBook. In pratica potrebbe essere valido se Apple creasse il suo Surface. Su Medium spiega tutta la storia del suo progetto e in che modo ha unito iOS a macOS.

Che ve ne pare? Voi sareste favorevoli?

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7 Comments

  1. Chiaro e conciso: No!
    iOS è troppo limitante per iPad ma macOS sarebbe semplicemente non adatto.
    L’idea di fondo, (ripensare le UI partendo dal tocco anziché dal puntatore) non era sbagliata ma le troppe limitazioni sull’archiviazione e gestione documenti ne hanno bloccato l’evoluzione.
    Vediamo se con iOS 11 avrà finalmente un impulso evoluzionistico.

    Ps anche a me a volte sembrerebbe più semplice allungare il dito sullo schermo del Mac…

    1. ….Magari per farlo funzionare in quella maniera pasticciata dell’originale Surface?Manco per sbaglio…

  2. Fare l’esegesi dei defunti a volte è persino squallido … ma “a me piace” pensare che Jobs (quello che mise il Launchpad in Lion) non avrebbe lasciato trascorrere oltre 5 anni, ed oltre 3 di “crisi” di vendite, prima di elevare l’interfaccia di iOS al livello richiesto da un tablet che NON È uno Smartphone grosso.
    … e a Cupertino hanno fatto ancora TROPPO poco!

    1. Vorrei un confronto con una persona obiettiva quale sei: Pensi che ios su iphone vada bene così? Io credo che anche su iphone abbia bisogno di una netta rinfrescata perché il sistema é come impostazione generale come nel 2007 ma con le varie aggiunte ci sono dei tratti secondo me sovraffollati, non solo, ma ritengo che il touch3d sia una meraviglia tecnica relegata a svolgere funzioni spesso sostituibili da una UI più funzionale.

      1. Io penso che in generale le scelte della Apple “post Jobs” siano state troppo orientate da una mentalità “estetica” più che funzionale (ovviamente mi riferisco all’influenza di Ive) ed a criteri di “commerciabilità sul sicuro” più che di speditezza in direzione dell’innovazione. Proprio il Touch3D da la misura di come un’innovazione “un po’ troppo” innovativa, e quindi “oltre” le aspettative, finisce per essere carente di ricerca specifica applicata.
        iOS, come OS X, sono stati “impiccati” ad un ritmo di aggiornamento a scadenza annuale … e quindi ogni rilascio è finito per essere sempre troppo simile al predecessore o diverso più per apparenza che per sostanza. Le idee, soprattutto quelle “buone” non è che vengono come le stagioni, equinozi e solstizi, e quindi come la maturazione dei frutti. Si finisce per plaudire o enfatizzare anche banalità o addirittura “recuperi” su feature introdotte da tempo dalla concorrenza. Insomma, troppo commercio e troppo poca fantasia … troppo hungry in termini economici e troppo pocoin termini tecnologici … troppo poco foolish
        Toppa “big fat company”!

      2. Credo anche io in generale.
        Secondo te non sarebbe una valida mossa un ios pro ricostruito partendo da quelli che sono gli standard odierni e primo fra tutti i display più grandi?
        Personalmente trovo un po’ ingrato l’uso del touch3d su iphone, lo trovo davvero una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria ma che nei fatti non lo é.
        Comunque va anche apprezzata una certa ritrovata apertura mentale tra cui il nuovo file manager di ios11, ci volevano davvero 10 anni?

      3. Sono pienamente d’accordo.
        Aggiungo, il MacPro a cilindro è stato un lavoro di ingegneria e di design pazzesco: hanno costruito un computer a partire da una ventola, purtroppo è risultato poco utile a chi ha necessità di espansione e a chi forza bruta in continua evoluzione. HP con le sue workstation offre di più e a metà prezzo.
        L’errore però più grande che Apple 2.0, post Jobs, abbia commesso, a mio modesto parere, è stato quello di aver abbandonato il settore “pro” a partire dal software. Aperture era un programma molto apprezzato e aveva bisogno di essere ampliato e integrato con nuovo software che lo completasse, come succede con la suite di Adobe, piuttosto che essere abbandonato del tutto.
        l’iMac Pro è un altro esempio di fallimento Apple: 5000€ per un prodotto che non si può espandere e che dopo due anni di garanzia legale se si scassa un componente bisogna sborsare fior di quattrini per ripararlo? Ma a chi pensa di venderlo Apple? Ai professionisti del 3D? Hanno di meglio e a molto meno.

        Oggi a distanza di anni ho preso la decisione di abandonare la piattaforma Apple. Sul campo della grafica non ho voglia di abbonarmi alla suite di Adobe, gli abbonamenti software non rientrano nella mia etica, e le altre scelte Open molto interessanti, come Krita, Gimp, Inkscape e Blender, giusto per citarne alcuni, girano meglio su altre piattaforme che su MacOS.
        Per quanto mi duole abbandonare l’ecosistema Apple e la sua integrazione perfetta tra i dispositivi, nel mio lavoro mi trovo meglio con linux, risparmiando un bel po’ di soldoni sull’acquisto dell’hardware e avendo un controllo maggiore sui componenti.
        Alla fine sono del parere che un OS per quanto stabile, bello e integrato che sia, se non mi permette di lavorare bene con i programmi che mi servono per me diventa inutile.

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