Quando entriamo in un Apple Store e ci rechiamo al Genius Bar per chiedere una riparazione, speriamo tutti che la riparazione sia gratuita e compresa nel nostro piano di garanzia. A volte non va così, soprattutto se non abbiamo un AppleCare+.
A volte ci sentiamo dire che la riparazione non è gratuita e altre, addirittura, che non è possibile proprio riparare il prodotto. Questa linea di condotta del si può fare e il non si può fare è dettato da un documento che circola internamente.
Un documento che è arrivato ad alcuni media. Si tratta di un file di 22 pagine, con le linee guida riferite alle richieste dei clienti. Non abbiamo tutto il documento, ma alcune pagine.
Per esempio leggiamo che se capitano detriti o polvere sotto il display è possibile ottenere la riparazione gratuita, così come la si può avere se la fotocamera anteriore si disallinea o se compare una piccola crepa sulla cornice del telefono.
Finiscono fuori garanzia i danni causati dai liquidi, segni di corrosione nelle parti interne, segni di fratture sullo schermo, danni causati da laser alla fotocamera, segni di cadute agli angoli, danni causati alla porta Lightning, segni di abrasione evidenti sulla scocca, segni di piegature del dispositivo e danni allo speaker o al microfono.
Non è possibile riparare l’iPhone, neanche a pagamento, in caso di incongruenza tra il codice del prodotto e il reale colore o modello del telefono, danni interni causati da manomissioni, parti smontate manualmente, presenza di batteria non originale di Apple e telefoni completamente distrutti.