
Ha fatto discutere la decisione di Apple di eliminare delle app che imitano il funzionamento di Screen Time. Questa funzione introdotta da iOS 12, consente di monitorare il tempo passato sullo schermo. Grazie ai Controlli Parentali è possibile vedere anche che cosa fanno i propri bambini sui dispositivi.
Il problema è che nel giro della cesoia di Cupertino sono finite anche delle app che gestivano i Controlli Parentali da remoto, come Screen Time di Moment Health o Smart Family di Verizon. Servizi in abbonamento che consentivano di monitorare l’uso degli smartphone dei propri figli. Servizi che sono alla base di alcune aziende.
Per questo motivo Phil Schiller ha deciso di pubblicare una spiegazione ufficiale, perché il danno causato al business di queste società è ingente. Apple spiega che la decisione è stata presa perché nessuno di questi servizi riusciva a garantire la protezione della privacy degli utenti.
Apple spiega che la maggior parte di questi servizi erano basati sulla tecnologia Mobile Device Management (MDM) usata, per esempio, per gestire dei dispositivi in azienda. Il problema è che questo tipo di strumento permette anche di accedere alla fotocamera del dispositivo, leggere le email e molto altro. Cosa che il servizio Screen Time di Apple non fa fare per preservare la privacy degli utenti.
Il sistema MDM può continuare ad essere usato in ambito aziendale, ma per gli utenti privati va contro le norme sulla privacy. La società ha anche comunicato che le app cancellate sono state avvisate 30 giorni prima dell’eliminazione, per dare loro modo di attivare un aggiornamento in grado di risolvere i problemi con i dati degli utenti.