
C’è una Guerra Fredda in corso, di cui probabilmente si parlerà nei libri di storia in futuro. Non è una guerra combattuta con fucili e missili, ma a suon di applicazioni. Ce ne sono alcune con l’unico scopo di catturare i dati degli utenti per tracciarli e tenerli in osservazione.
Russia, Cina, Corea del Nord e altre nazioni hanno le loro infrastrutture di connessione, i loro browser governativi e app di aziende amiche che aiutano nella raccolta delle informazioni. Questo a discapito della libertà dei cittadini a cui vengono sottratti i diritti di base.
Nella difesa delle libertà, alcuni colossi come Apple cercano di dare gli strumenti giusti per difendersi. Strumenti come i chip di cifratura e il filtro delle app da inserire nell’App Store. Per esempio una di queste è stata eliminata di recente.
ToTok, da non confondere con la più famosa TikTok (tra l’altro anche questa accusata di censure), è un’app di messaggistica istantanea. Il suo successo si è avuto in pochi mesi grazie a una strategia che ha agito su due fronti:
- Nel Medio Oriente è stato vietato l’uso di app come WhatsApp e Skype. Questo ha aumentato la domanda di app per la messaggistica istantanea.
- La cinese Huawei (anche questa accusata di catturare dati degli utenti) ha promosso ToTok in alcuni suoi spot.
Questo ha generato milioni di download in poco tempo. Peccato che dietro pare ci sia una grande operazione di controllo degli utenti. In un articolo del New York Times si evince un report dell’intelligenze americano che collega ToTok agli Emirati Arabi.
Dietro l’app c’è l’azienda Breej Holding che sarebbe finanziata dal DarkMatter: una società dell’intelligence con sede ad Abu Dhabi. Inoltre l’app è collegata a Pax AI: una società di data mining appartenente sempre a DarkMatter.
Secondo le accuse ToTok riesce a monitorare la posizione degli utenti mediante la funzione meteo integrata, inoltre condivide l’elenco degli amici di Facebook e Instagram quando si collegano gli account. Per quanto riguarda la funzione di messaggistica consente di far leggere tutti i messaggi, accedere alla fotocamera, al microfono, ai contatti e gli eventi in calendario.
Apple e Google hanno eliminato ToTok dai rispettivi store, ma quest’ultima rifiuta le accuse accusando le aziende di essere delle gran bugiarde. Sta di fatto che la guerra alla protezione dei dati è più viva che mai.