Apple fa ancora i migliori smartphone del mondo? Secondo le indiscrezioni il prossimo iPhone 16 non sarà molto diverso da quello attuale. Al lancio, tra l’altro, non ci sarà la disponibilità di Apple Intelligence che sarà disponibile con l’aggiornamento a iOS 18.1. Questo cosa ci dice?
Ci dice che la società inizia a pagare lo scotto dell’assenza della visione di Steve Jobs. La poca lungimiranza con l’intelligenza artificiale ha portato ha enormi ritardi. Ne è una prova una AI in beta, solo in inglese, solo negli Stati Uniti, solo per l’ultima generazione di iPhone. In pratica una vera schifezza di strategia.
La cosa pericolosa è che i suoi competitor non stanno di certo a guardare.
Ieri Google ha fatto il suo solito giro di giostra autunnale, presentando una sfilza di nuovi gadget e servizi. L’evento, trasmesso in diretta da Mountain View, ha attirato l’attenzione di appassionati tech e curiosi da tutto il mondo. Tra un Pixel e l’altro, l’azienda ha tirato fuori dal cilindro alcune sorprese interessanti.
Il piatto forte? Un nuovo smartphone pieghevole, il Pixel 9 Pro Fold, che promette di far girare la testa agli amanti dei dispositivi flessibili. Poi abbiamo il Pixel Watch 3, l’ultima versione dello smartwatch di Google che cerca di tenere il passo con Apple Watch. Non potevano mancare i nuovi auricolari, i Pixel Buds Pro 2, per chi non ne ha mai abbastanza di gadget da infilare nelle orecchie.
Ma la vera star della serata è stata Gemini Live, un sistema di intelligenza artificiale che Google spera possa far tremare le gambe alla concorrenza. Sarà davvero così rivoluzionario come dicono? Beh, almeno sulla carta sembra promettente.
Tra una presentazione e l’altra, era chiaro che Google non stava solo cercando di tenere il passo con la concorrenza, ma voleva proprio dar loro una bella spinta. L’enfasi sull’intelligenza artificiale e sulla disponibilità globale dei servizi ha mandato un messaggio abbastanza chiaro: “Ehi Apple, ti stiamo guardando”.
In questo articolo:
Pixel 9 Pro Fold: Lo Smartphone che Ridefinisce la FlessibilitÃ
Il Pixel 9 Pro Fold si posiziona come la punta di diamante della nuova lineup di Google, rappresentando un salto quantico nel design e nella funzionalità degli smartphone pieghevoli. Con un display OLED flessibile da 7,6 pollici quando aperto e un schermo esterno da 6,2 pollici, questo dispositivo promette di offrire la versatilità di un tablet in un formato tascabile.
Google ha introdotto una cerniera riprogettata che non solo permette una chiusura completa senza spazi visibili, ma incorpora anche un sistema di micro-spazzole che protegge l’interno del dispositivo da polvere e detriti. Questa attenzione ai dettagli si traduce in una durata stimata di oltre 200.000 piegature, garantendo anni di utilizzo senza problemi.
Equipaggiato con il processore Tensor G4, sviluppato internamente da Google, offre prestazioni e applicazioni AI-driven. La fotocamera principale da 108 MP con stabilizzazione ottica avanzata promette scatti in qualsiasi condizione di luce, mentre la batteria da 5000 mAh con ricarica rapida da 65 W assicura che il dispositivo tenga il passo con le esigenze degli utenti più esigenti.
Android 15 Fold Edition è stato ottimizzato per sfruttare al massimo il formato pieghevole, con una modalità “Flex” che trasforma metà dello schermo in un touchpad quando il dispositivo è piegato a 90 gradi, ideale per presentazioni o videochiamate. La funzionalità “App Continuity” permette una transizione fluida tra lo schermo esterno e quello interno, adattando dinamicamente l’interfaccia utente.
Nel confronto con i concorrenti, il Pixel 9 Pro Fold si distingue per l’integrazione profonda con l’ecosistema Google e per le sue capacità di elaborazione AI on-device.
Pixel 9 e Pixel 9 Pro: L’Evoluzione della Specie Smartphone
Il Pixel 9 si presenta con un display OLED da 6,2 pollici, mentre il Pixel 9 Pro vanta uno schermo QHD+ da 6,7 pollici con tecnologia LTPO per un refresh rate variabile da 1 a 120Hz. Entrambi i modelli sono alimentati dal processore Tensor G4, offrendo prestazioni di punta e capacità AI avanzate.
Il Pixel 9 Pro introduce un sistema a quattro fotocamere con un sensore principale da 50 MP, un ultra-grandangolo da 48 MP, un teleobiettivo da 48 MP con zoom ottico 5x e un sensore ToF per una messa a fuoco più rapida e precisa. Il Pixel 9 standard non è da meno, con una configurazione a doppia fotocamera che include il sensore principale da 50 MP e l’ultra-grandangolo da 12 MP.
Ma è nel software fotografico che Google mostra il suo vero valore aggiunto. La nuova funzione “Magic Editor” sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire capacità di editing avanzate direttamente sul dispositivo. Gli utenti possono ora rimuovere oggetti indesiderati, modificare l’illuminazione e persino cambiare l’espressione dei soggetti con pochi tocchi, il tutto mantenendo un risultato naturale e credibile.
L’autonomia è stata significativamente migliorata, con batterie da 4500 mAh per il Pixel 9 e 5000 mAh per il Pixel 9 Pro. La ricarica wireless da 23 W e la ricarica rapida via cavo da 30 W assicurano che gli utenti non rimangano mai a corto di energia.
Sul fronte software, Android 15 introduce nuove funzionalità esclusive per i dispositivi Pixel. “Live Translate” ora supporta la traduzione in tempo reale durante le chiamate vocali in oltre 40 lingue, mentre “Advanced Call Screening” utilizza l’AI per filtrare le chiamate indesiderate.
Pixel Watch 3: Il Compagno da Polso Intelligente
Il design del Pixel Watch 3 mantiene la caratteristica forma circolare, ma introduce un display OLED da 1,4 pollici con bordi ancora più sottili, offrendo un’area di visualizzazione maggiore senza aumentare le dimensioni complessive del dispositivo. La risoluzione di 454 x 454 pixel assicura immagini nitide e vivaci, mentre il vetro Gorilla Glass Victus+ garantisce una resistenza superiore ai graffi e agli urti.
Google ha posto particolare enfasi sull’ergonomia del Pixel Watch 3. La cassa in alluminio riciclato al 100% non solo risponde agli impegni ambientali dell’azienda, ma offre anche un peso ridotto che lo rende confortevole da indossare tutto il giorno. Il sistema di cinturini intercambiabili è stato migliorato, con un meccanismo di sgancio rapido che permette di passare facilmente da uno stile sportivo a uno più elegante.
Sul fronte delle funzionalità per il monitoraggio della salute e del fitness, il Pixel Watch 3 introduce sensori avanzati che vanno oltre il semplice conteggio dei passi. Il nuovo sensore di temperatura corporea permette un monitoraggio più accurato del ciclo mestruale e del sonno, mentre il sensore di impedenza bioelettrica offre analisi della composizione corporea simili a quelle disponibili su bilance smart di fascia alta.
Una delle caratteristiche più interessanti è il sistema “Continuous Health Guardian”, che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare in tempo reale i dati raccolti dai vari sensori. Questo sistema non solo può rilevare potenziali problemi di salute, ma è anche in grado di suggerire modifiche allo stile di vita basate sulle abitudini individuali dell’utente.
L’integrazione con l’ecosistema Google è, come ci si potrebbe aspettare, impeccabile. Il Pixel Watch 3 funziona perfettamente con i servizi Google, da Maps a Calendar, passando per Assistant. La nuova funzione “Smart Respond” utilizza l’AI per suggerire risposte contestuali alle notifiche, permettendo interazioni rapide direttamente dal polso.
L’autonomia è stata significativamente migliorata, con Google che promette fino a 2 giorni di utilizzo con una singola carica in modalità normale, e fino a 5 giorni in modalità risparmio energetico. La ricarica wireless è ora compatibile con lo standard Qi, rendendo più facile trovare un caricatore compatibile quando si è in viaggio.
Pixel Buds Pro 2: L’Audio Reinventato
I Pixel Buds Pro 2 rappresentano l’ultima evoluzione degli auricolari true wireless di Google, portando miglioramenti significativi in termini di qualità audio, cancellazione del rumore e funzionalità smart.
Dal punto di vista del design, i nuovi Buds mantengono la forma compatta e ergonomica dei predecessori, ma introducono un nuovo materiale esterno che promette una maggiore resistenza ai graffi e al sudore. La certificazione IPX7 assicura che possano resistere a immersioni accidentali, rendendoli ideali per l’uso durante l’attività fisica.
La qualità del suono ha fatto un salto grazie all’introduzione di driver dinamici da 11mm custom-designed. Questi, abbinati a un nuovo processore audio dedicato, offrono un’esperienza sonora ricca e bilanciata, con bassi profondi e alti cristallini. La tecnologia di equalizzazione adattiva regola automaticamente l’audio in base all’ambiente circostante e alla forma dell’orecchio dell’utente, garantendo sempre la migliore esperienza d’ascolto possibile.
La cancellazione attiva del rumore (ANC) è stata significativamente migliorata. Google ha implementato un sistema a tre microfoni per ciascun auricolare, che lavorano in sinergia per creare una bolla di silenzio intorno all’utente. La modalità “Trasparenza Intelligente” è ora in grado di amplificare selettivamente le voci umane mentre attenua i rumori di fondo, rendendo le conversazioni più facili senza dover rimuovere gli auricolari.
L’autonomia è stata estesa a 8 ore di ascolto continuo con ANC attiva, e fino a 32 ore totali con la custodia di ricarica. La ricarica wireless Qi è ora standard, e una ricarica rapida di 5 minuti fornisce fino a 1 ora di ascolto.
Ma è nelle funzionalità smart che i Pixel Buds Pro 2 brillano veramente. L’integrazione con l’Assistente Google è stata portata a un nuovo livello, con risposte più rapide e naturali. La nuova funzione “Whisper Mode” permette di interagire con l’assistente anche sussurrando, ideale per ambienti silenziosi o situazioni in cui è necessaria discrezione.
La traduzione in tempo reale è stata migliorata, supportando ora oltre 40 lingue. Gli auricolari possono tradurre conversazioni bilaterali in tempo reale, rendendo la comunicazione internazionale più fluida che mai.
Infine, la connettività multipoint permette di passare senza soluzione di continuità tra diversi dispositivi, mentre la nuova funzione “Find My Buds” integrata nell’app Pixel Buds aiuta a localizzare gli auricolari smarriti, emettendo un suono anche quando sono fuori dalla custodia e a batteria scarica.
Gemini Live: L’Intelligenza Artificiale al Servizio dell’Utente
Gemini Live rappresenta il culmine degli sforzi di Google nel campo dell’intelligenza artificiale, portando capacità di elaborazione del linguaggio naturale e comprensione contestuale a un livello senza precedenti.
A differenza dei suoi predecessori, Gemini Live non è solo un modello di linguaggio, ma un sistema AI multimodale capace di comprendere e generare testo, immagini, audio e persino codice. Questa versatilità lo rende adatto a una vasta gamma di applicazioni, dal supporto alla produttività alla creatività assistita dall’AI.
Una delle caratteristiche più impressionanti di Gemini Live è la sua capacità di apprendimento in tempo reale. Il sistema può adattarsi rapidamente alle preferenze e allo stile di lavoro dell’utente, offrendo suggerimenti sempre più pertinenti e personalizzati con l’uso continuato.
L’integrazione nei dispositivi Google è profonda e pervasiva. Su smartphone e tablet Pixel, Gemini Live potenzia l’assistente vocale, offrendo risposte più naturali e contestuali. Può comprendere e eseguire comandi complessi, come “Trova le foto della mia ultima vacanza al mare, crea un collage e condividilo con mia sorella su WhatsApp”.
Nel browser Chrome, Gemini Live si manifesta come un potente assistente alla ricerca e alla navigazione. Può riassumere lunghi articoli, tradurre pagine web in tempo reale e persino suggerire contenuti correlati basati sulla cronologia di navigazione dell’utente.
Per gli sviluppatori, Gemini Live offre strumenti di generazione e debug del codice avanzati. Può suggerire ottimizzazioni, individuare bug potenziali e persino generare test unitari, accelerando significativamente il processo di sviluppo software.
La privacy e la sicurezza sono state priorità chiave nello sviluppo di Gemini Live. Google ha implementato tecniche di federated learning che permettono al sistema di apprendere e migliorarsi senza mai accedere direttamente ai dati personali degli utenti. Inoltre, tutte le interazioni con Gemini Live sono crittografate end-to-end, garantendo la massima riservatezza.
Un aspetto particolarmente interessante è la disponibilità globale di Gemini Live. A differenza di alcuni concorrenti che limitano le funzionalità AI a specifiche regioni o lingue, Google ha lavorato per rendere Gemini Live accessibile e funzionale in oltre 100 lingue fin dal lancio. Questo approccio inclusivo potrebbe rivelarsi un vantaggio significativo nel mercato globale dell’AI.
Gemini Live si posiziona come un sistema AI non solo potente, ma anche etico e responsabile. Google ha sottolineato l’importanza della trasparenza algoritmica e ha implementato sistemi di monitoraggio per identificare e mitigare potenziali bias o usi impropri dell’AI.
Loss of Pulse Detection: Sicurezza e Innovazione
Una delle innovazioni più sorprendenti e potenzialmente salvavita presentate da Google è il sistema Loss of Pulse Detection (LPD). Questa nuova funzionalità , integrata nel Pixel Watch 3, rappresenta un significativo passo avanti nel campo del monitoraggio della salute attraverso dispositivi indossabili.
Il sistema LPD utilizza una combinazione di sensori avanzati e algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare costantemente il battito cardiaco dell’utente. Ciò che lo distingue dai normali cardiofrequenzimetri è la sua capacità di rilevare non solo le variazioni del ritmo cardiaco, ma anche potenziali interruzioni del flusso sanguigno.
In caso di arresto cardiaco improvviso, il sistema è progettato per attivare immediatamente una serie di azioni:
- Emette un allarme sonoro ad alto volume per attirare l’attenzione di eventuali persone nelle vicinanze.
- Invia automaticamente una notifica di emergenza ai contatti predefiniti dall’utente, includendo la posizione GPS precisa.
- Se configurato, effettua una chiamata diretta ai servizi di emergenza locali, fornendo loro le informazioni essenziali sulla situazione e la posizione dell’utente.
La decisione di Google di lanciare questa funzione prima in Europa e solo successivamente negli Stati Uniti è stata accolta con grande interesse. Questa mossa non solo evidenzia l’impegno di Google verso il mercato europeo, ma sottolinea anche la complessità delle normative sanitarie e la necessità di collaborare strettamente con le autorità locali per implementare tali funzionalità potenzialmente salvavita.
Il processo di approvazione accelerato in Europa per il sistema LPD dimostra la fiducia delle autorità regolatorie nelle capacità tecnologiche di Google e nell’affidabilità del sistema. Questo potrebbe aprire la strada a una più rapida adozione di tecnologie simili nel settore sanitario europeo.
Google vs Apple: Un Confronto nel Panorama Tech
L’evento di presentazione di Google ha evidenziato un chiaro shift negli equilibri del mercato tecnologico, mettendo in luce alcune aree in cui l’azienda di Mountain View sembra aver superato la storica rivale Apple.
Nel settore degli smartphone, il Pixel 9 Pro Fold rappresenta un salto tecnologico che Apple non ha ancora compiuto. Mentre si rincorrono voci su un possibile iPhone pieghevole, Google ha già portato sul mercato un dispositivo maturo e funzionale. Questo potrebbe attirare gli utenti alla ricerca di form factor innovativi e maggiore versatilità d’uso.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, Gemini Live si posiziona come un sistema più avanzato e accessibile rispetto alle attuali offerte di Apple. La disponibilità multilingue e il lancio globale di Gemini Live contrastano nettamente con l’approccio più cauto di Apple, il cui assistente AI è ancora limitato all’inglese e al mercato statunitense.
La mossa di Google di lanciare il sistema Loss of Pulse Detection prima in Europa che negli USA può essere interpretata come un chiaro messaggio al mercato e ai consumatori europei. Questo approccio “Europe first” potrebbe erodere la fedeltà di alcuni utenti Apple in Europa, che potrebbero sentirsi trascurati dalla strategia di lancio della casa di Cupertino.
Tuttavia, sarebbe semplicistico dichiarare una vittoria totale di Google. Apple mantiene ancora vantaggi significativi in termini di ecosistema integrato, fidelizzazione del cliente e percezione del brand. Inoltre, la privacy e la sicurezza rimangono punti di forza di Apple, sebbene Google stia facendo passi da gigante in queste aree.
Il vero vincitore di questa competizione potrebbe essere il consumatore. La rivalità tra questi colossi tech sta spingendo l’innovazione a ritmi sempre più serrati, portando sul mercato tecnologie sempre più avanzate e accessibili.
Conclusione: Un Futuro Tecnologico Ridisegnato
L’evento di presentazione di Google ha delineato un futuro tecnologico entusiasmante e ricco di possibilità . Dall’hardware all’intelligenza artificiale, l’azienda ha dimostrato una visione chiara e ambiziosa, ponendosi come leader in settori chiave dell’innovazione tech.
Forse Gemini Live a rappresentare la vera rivoluzione. Questo sistema di intelligenza artificiale promette di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia, rendendo i nostri dispositivi non solo più potenti, ma anche più intuitivi e adattivi alle nostre esigenze.
Il Loss of Pulse Detection sottolinea come la tecnologia possa avere un impatto diretto e significativo sulla nostra salute e sicurezza, aprendo nuove frontiere nel campo della telemedicina e del monitoraggio sanitario personale.
Guardando al futuro, sembra chiaro che la competizione nel settore tech si giocherà sempre più sul terreno dell’intelligenza artificiale e dell’integrazione seamless tra dispositivi e servizi cloud. Google, con queste nuove offerte, si è posizionata in prima linea in questa corsa all’innovazione.
Tuttavia, restano aperte domande importanti su privacy, sicurezza dei dati e impatto sociale di tecnologie così pervasive. Sarà cruciale per Google, così come per i suoi concorrenti, bilanciare l’innovazione tecnologica con la responsabilità etica e sociale.
Però c’è il visore…