
La piattaforma streaming di Apple continua ad ampliare il suo catalogo con produzioni di alto profilo, cercando di ritagliarsi uno spazio significativo in un mercato altamente competitivo. Misteri dal Profondo (titolo originale “The Gorge”) rappresenta uno degli ultimi tentativi della casa di Cupertino di attirare abbonati attraverso un film che mescola abilmente elementi di fantascienza e thriller con un cast stellare guidato da Miles Teller1 e Anya Taylor-Joy2.
Diretto da Scott Derrickson3, già noto per la sua capacità di intrecciare orrore e fantascienza in opere dal forte impatto visivo, questo film si distingue nella proposta di Apple TV+ come un prodotto ambizioso che non si limita a riproporre formule già viste. Il regista, dopo l’addio alla regia di “Doctor Strange in the Multiverse of Madness”, ha trovato in questo progetto lo spazio creativo ideale per esplorare tematiche a lui care.
La misteriosa ambientazione della forra che dà il titolo all’opera diventa uno spazio metaforico dove i personaggi affrontano non solo minacce esterne ma anche i propri demoni interiori. È proprio questa duplicità di livelli di lettura che eleva Misteri dal Profondo sopra la media delle produzioni di genere, offrendo al pubblico un’esperienza che stimola sia il lato emotivo che quello intellettuale.
Il film si inserisce perfettamente nel filone di opere che utilizzano scenari fantascientifici come specchio per riflettere sulla condizione umana. Non si tratta di un semplice film d’azione con elementi horror, ma di un’opera che cerca di porre domande sull’identità, sulla fiducia e sul significato del legame tra persone in circostanze estreme.
Indice dei contenuti
Storia della produzione
Il viaggio di Misteri dal Profondo verso gli schermi è iniziato nel 2020, quando la sceneggiatura di Zach Dean ha attirato l’attenzione dei produttori per la sua originalità e il suo mix unico di generi. Il testo, inizialmente intitolato “The Gorge”, è entrato nella prestigiosa “Black List” delle migliori sceneggiature non prodotte di Hollywood, conquistando così una visibilità che l’ha portato all’attenzione delle grandi case di produzione.
Scott Derrickson ha manifestato interesse per il progetto poco dopo aver abbandonato la regia del sequel di Doctor Strange per divergenze creative con i Marvel Studios. Il regista ha visto nella storia di Dean l’opportunità di tornare alle sue radici nell’horror e nella fantascienza più cupa, generi che aveva esplorato con successo in film come “Sinister” e “The Day the Earth Stood Still”.
La Skydance Media è stata la prima a impegnarsi nella produzione, con David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger che hanno assunto il ruolo di produttori esecutivi. La casa di produzione, già nota per il suo lavoro su franchise come “Mission: Impossible” e “Star Trek”, ha visto nel progetto il potenziale per una storia originale in un mercato saturo di adattamenti.
L’ingresso di Apple Studios nel progetto è avvenuto nel 2022, quando la compagnia ha acquisito i diritti di distribuzione globale per la sua piattaforma streaming.
Il casting è stato un elemento chiave nella fase di pre-produzione. L’annuncio dell’ingaggio di Miles Teller come protagonista maschile ha suscitato grande interesse, soprattutto dopo il successo dell’attore in “Top Gun: Maverick”. La scelta di Anya Taylor-Joy come co-protagonista ha ulteriormente aumentato le aspettative attorno al film, considerata la versatilità dimostrata dall’attrice in progetti come “La Regina degli Scacchi” e “The Witch”.

La produzione ha anche assicurato la partecipazione di Sigourney Weaver, un’icona del cinema fantascientifico, che ha accettato un ruolo secondario ma significativo. La presenza dell’attrice è stata vista come un ulteriore segno della qualità del progetto e ha creato un interessante ponte generazionale nel cast.
Le riprese principali sono iniziate nell’estate del 2023, con location selezionate per la loro capacità di evocare l’atmosfera claustrofobica e inquietante descritta nella sceneggiatura. La produzione si è svolta principalmente in Nuova Zelanda, sfruttando i paesaggi naturali del paese per le scene ambientate nella misteriosa forra.
La post-produzione è stata caratterizzata da un intenso lavoro sugli effetti visivi, con un team guidato da esperti che avevano collaborato con Derrickson nei suoi precedenti film. Particolare attenzione è stata dedicata alla creazione delle creature e degli elementi soprannaturali presenti nella storia, cercando di mantenere un equilibrio tra realismo e fantasia.
Il film è stato completato a inizio 2025 e Apple TV+ ha programmato il lancio con una campagna marketing che ha puntato sull’originalità della storia e sul prestigio del cast, posizionando Misteri dal Profondo come uno dei titoli di punta della primavera 2025 sulla piattaforma.
Trama del film
Misteri dal Profondo trasporta gli spettatori in un futuro prossimo dove una profonda spaccatura geologica, nota come “la Forra”, è diventata l’oggetto di interesse di agenzie governative segrete. Questa formazione naturale, apparsa misteriosamente in una regione remota, nasconde al suo interno un male oscuro che minaccia il mondo intero.
Il protagonista Levi, interpretato da Miles Teller, è un agente speciale con addestramento avanzato che viene assegnato a una torre di guardia situata su un lato della forra. Con il suo approccio metodico e la sua esperienza, Levi ha l’incarico cruciale di monitorare e proteggere l’area da qualsiasi minaccia possa emergere dalle profondità.
Sul lato opposto della forra si trova Drasa, interpretata da Anya Taylor-Joy, una cecchina esperta e altrettanto addestrata. Drasa porta con sé non solo eccezionali abilità operative ma anche un passato misterioso che si rivela gradualmente nel corso della narrazione. Il suo approccio alla missione, inizialmente freddo e calcolatore, nasconde motivazioni personali più complesse.
I due agenti, pur trovandosi fisicamente separati dalle enormi dimensioni della forra, iniziano a comunicare e a costruire un legame a distanza. Quello che doveva essere un semplice incarico di sorveglianza si trasforma in qualcosa di più profondo, mentre i due condividono pensieri, esperienze e, gradualmente, parti della loro vita che avevano tenuto nascoste.

Durante la loro missione, Levi e Drasa scoprono che la Forra non è solo un fenomeno geologico, ma nasconde segreti inquietanti che vanno oltre la comprensione umana. Strani eventi iniziano a manifestarsi, e i due agenti si rendono conto che ciò che si annida nelle profondità è molto più pericoloso e complesso di quanto immaginassero.
La situazione si complica ulteriormente quando incontrano Bartholomew, interpretata da Sigourney Weaver, una figura enigmatica che sembra conoscere la vera natura della Forra e le reali intenzioni dell’agenzia per cui lavorano. Bartholomew custodisce informazioni che potrebbero cambiare radicalmente la comprensione che Levi e Drasa hanno della loro missione.
Man mano che la trama si sviluppa, i confini della realtà diventano sempre più labili. Levi e Drasa si trovano a confrontarsi non solo con minacce fisiche tangibili ma anche con manifestazioni delle loro paure più profonde e dei traumi che hanno cercato di seppellire. La Forra sembra avere la capacità di materializzare i demoni interiori di chi osa avvicinarsi troppo.
La relazione tra i due protagonisti evolve da una iniziale diffidenza professionale a una connessione emotiva autentica, mentre entrambi scoprono che le loro vite e i loro destini sono intrecciati in modi che trascendono la semplice coincidenza. Questo legame diventa cruciale quando devono affrontare insieme la vera natura della minaccia.
Impressioni sincere sul film
Ciò che colpisce immediatamente è la costruzione dell’atmosfera. La Forra non è solo un luogo fisico ma diventa un personaggio a sé stante, un abisso minaccioso che rappresenta metaforicamente i lati oscuri dell’animo umano. La sensazione di isolamento e di costante minaccia invisibile permea ogni scena ambientata in questo spazio anomalo, creando un senso di tensione che non abbandona mai lo spettatore.
Il film eccelle particolarmente nel modo in cui esplora la fragilità delle relazioni umane sotto pressione estrema. Il rapporto tra Levi e Drasa evolve in modo credibile, nonostante la loro separazione fisica. Derrickson riesce nell’impresa non facile di costruire una connessione potente tra due personaggi che per gran parte del film interagiscono solo a distanza, comunicando attraverso mezzi limitati.
Particolarmente apprezzabile è la decisione di mantenere il mistero sulle origini del male che si nasconde nella Forra. Il film non cede alla tentazione di spiegare ogni dettaglio, lasciando invece allo spettatore lo spazio per interpretare e immaginare. Questo approccio richiama alla mente i migliori esempi di horror psicologico, dove ciò che resta non detto risulta più inquietante di qualsiasi spiegazione esplicita.
Un elemento che sorprende positivamente è l’uso del sound design come strumento narrativo autonomo. I suoni inquietanti provenienti dalla Forra, le distorsioni acustiche e i momenti di silenzio assoluto creano un paesaggio sonoro che comunica l’alterità di questo spazio molto più efficacemente di qualsiasi effetto visivo.
La presenza di Sigourney Weaver come Bartholomew aggiunge un ulteriore livello di autorevolezza al racconto. Il suo personaggio, enigmatico e ambiguo, funge da ponte tra i protagonisti e la comprensione più profonda della Forra, con l’attrice che porta tutta la sua esperienza nel genere per creare una figura che resta impressa nonostante il tempo limitato sullo schermo.
Curiosità sul film
La realizzazione di Misteri dal Profondo è stata accompagnata da numerosi aneddoti e sfide produttive che hanno contribuito a plasmare il risultato finale visibile sullo schermo. Uno degli aspetti più interessanti riguarda la costruzione delle torri di guardia, che ha richiesto set elaborati combinati con location naturali modificate digitalmente.
Il direttore della fotografia Dan Lausten ha rivelato in un’intervista a Variety che per ottenere l’effetto di isolamento e vastità tipico delle scene della Forra, il team ha sviluppato un sistema di ripresa con droni programmati per seguire traiettorie precise. Questa tecnica ha permesso di catturare inquadrature vertiginose che comunicano efficacemente le dimensioni impressionanti della voragine.
Scott Derrickson ha trovato ispirazione visiva per il film nei dipinti di Caspar David Friedrich, in particolare nelle opere che ritraggono figure umane isolate di fronte all’immensità della natura. Questa influenza è evidente nelle numerose inquadrature che mostrano i protagonisti come minuscole presenze di fronte all’abisso della Forra, sottolineando il tema del confronto tra umano e sovrannaturale.

Un aspetto poco noto riguarda la preparazione specifica a cui si sono sottoposti gli attori protagonisti. Miles Teller ha lavorato con ex membri delle forze speciali per apprendere tecniche di comunicazione militare e gestione delle postazioni di osservazione, portando un livello di autenticità alle sue scene che risulta evidente anche nei dettagli più minuti del suo comportamento.
Anya Taylor-Joy ha invece collaborato con addestratori di tiro professionisti per acquisire la postura e la precisione necessarie a interpretare in modo credibile una cecchina di elite. L’attrice ha trascorso diverse settimane esercitandosi con armi di precisione, imparando non solo le tecniche di tiro ma anche i protocolli di manutenzione delle armi e le procedure operative standard.
Una curiosità interessante riguarda le scene in cui i protagonisti comunicano tra loro: pur apparendo nello stesso film, Teller e Taylor-Joy hanno girato la maggior parte delle loro scene in giorni diversi, interagendo con stand-in o direttamente con il regista che leggeva le battute fuori campo. Questo ha creato una sfida particolare per gli attori, che hanno dovuto immaginare le reazioni dell’altro durante le loro performance.
La colonna sonora composta da Trent Reznor e Atticus Ross ha una storia particolare: il duo ha utilizzato registrazioni effettuate in vere gole montane, catturando i suoni naturali dell’aria che si muove attraverso passaggi stretti e cavità profonde. Questi suoni sono stati poi elaborati elettronicamente per creare l’inquietante paesaggio sonoro che caratterizza le scene ambientate nella Forra.
Sigourney Weaver ha contribuito in modo significativo alla caratterizzazione del suo personaggio, suggerendo che Bartholomew portasse costantemente con sé un vecchio orologio da tasca. Questo oggetto di scena, che appare più volte nel film, ha un significato simbolico legato al concetto di tempo che si rivela centrale nell’evoluzione della trama.
Gli effetti visivi che mostrano il male nascosto nella Forra sono stati realizzati combinando tecniche pratiche e digitali. Il supervisore degli effetti speciali ha rivelato che per alcune sequenze sono state utilizzate sostanze chimiche reali filmate in macro, le cui reazioni creavano pattern organici e imprevedibili che sono stati poi integrati nel lavoro di CGI.
Un easter egg nascosto nel film è il riferimento a precedenti opere di Derrickson: attenti osservatori possono notare un libro intitolato “The Twisted Man” nella postazione di Levi, un chiaro rimando al villain di “Sinister”, suggerendo sottilmente una possibile connessione tra i diversi universi narrativi creati dal regista.
Durante una scena particolarmente tesa, è possibile scorgere brevemente una mappa della Forra con annotazioni che includono nomi di luoghi non menzionati nei dialoghi. Derrickson ha confermato che questi dettagli sono stati inseriti intenzionalmente per suggerire che l’esplorazione della Forra ha una storia più lunga e complessa di quanto rivelato nel film, potenzialmente ponendo le basi per futuri sviluppi narrativi.
Accoglienza dalla critica
Misteri dal Profondo ha generato reazioni contrastanti tra i critici cinematografici, dividendo opinioni e stimolando discussioni sul suo valore artistico e narrativo. Su Rotten Tomatoes, il film ha ottenuto un punteggio complessivo di 65 che riflette questa polarizzazione, con recensioni che ne esaltano l’ambizione o ne criticano le incongruenze.
Tra le recensioni positive, A.O. Scott del New York Times ha definito il film “un raro esempio di fantascienza che non sacrifica la profondità emotiva sull’altare degli effetti speciali”. Il critico ha particolarmente apprezzato come Derrickson sia riuscito a “creare un senso di meraviglia cosmica e terrore esistenziale che ricorda il meglio di Kubrick e Tarkovsky, pur mantenendo una voce distintamente contemporanea”.
Robbie Collin del Telegraph ha assegnato al film quattro stelle su cinque, lodando la “straordinaria capacità del regista di trasformare concetti astratti in esperienze viscerali”. La recensione sottolinea come “le performance di Teller e Taylor-Joy ancorino l’assurdità metafisica in una realtà emotiva tangibile, permettendo allo spettatore di seguire i protagonisti nel loro viaggio attraverso l’incomprensibile”.
Clarisse Loughrey di The Independent ha evidenziato l’originalità del film in un panorama dominato da franchise e remake: “In un’epoca in cui Hollywood sembra aver perso la capacità di sorprendere, Misteri dal Profondo si distingue come un’opera che non teme di sfidare il pubblico con domande che non hanno risposte facili. La dinamica tra i due protagonisti, separati fisicamente ma connessi emotivamente, offre una nuova prospettiva sul genere romantico”.
Sul fronte delle recensioni negative, Peter Bradshaw del Guardian ha espresso frustrazione per quella che ha definito “un’opera che si perde nella propria pretenziosità”. Secondo il critico, “nonostante premesse intriganti e momenti di genuina tensione, il film collassa sotto il peso delle proprie ambizioni filosofiche, lasciando troppi fili narrativi irrisolti in nome di un’ambiguità che sembra più una scusa che una scelta artistica”.
Owen Gleiberman di Variety ha criticato il ritmo narrativo, sostenendo che “dopo un promettente primo atto, il film si addentra in un territorio di autoindulgenza che allontana lo spettatore invece di coinvolgerlo più profondamente. Il rapporto tra i protagonisti, per quanto interpretato con convinzione, soffre di una sceneggiatura che non sa bilanciare mistero e sviluppo dei personaggi”.
L’accoglienza del pubblico è stata generalmente più calorosa rispetto a quella della critica specializzata, con molti spettatori che hanno apprezzato l’approccio non convenzionale alla narrazione fantascientifica e l’atmosfera inquietante del film. Sui social media, Misteri dal Profondo ha generato numerose discussioni e teorie interpretative, dimostrando una capacità di coinvolgimento che va oltre la semplice esperienza di visione.
Particolarmente apprezzata è stata la rappresentazione della relazione a distanza tra i protagonisti, che molti hanno trovato sorprendentemente toccante e autentica. La scelta di costruire un legame emotivo forte tra personaggi che non condividono lo spazio fisico è stata vista come un riflesso interessante delle connessioni umane nell’era digitale.
I dati di streaming rilasciati da Apple TV+ hanno mostrato un tasso di completamento del film superiore alla media della piattaforma, suggerendo che, nonostante la sua complessità, Misteri dal Profondo è riuscito a mantenere l’attenzione degli spettatori dall’inizio alla fine, un risultato non scontato per un film della durata di 127 minuti.
Conclusioni
Il film si rivolge particolarmente a un pubblico che apprezza le narrazioni stratificate e non teme di uscire dalla visione con più domande che risposte. Gli spettatori in cerca di puro intrattenimento potrebbero trovare frustrante l’approccio deliberatamente ambiguo di alcune sequenze, ma chi è disposto a impegnarsi attivamente nell’interpretazione verrà ricompensato da un’esperienza ricca e stimolante.
Nel panorama cinematografico attuale, caratterizzato da una crescente omogeneizzazione delle proposte mainstream, Misteri dal Profondo rappresenta un promemoria di come anche all’interno di un sistema produttivo commerciale sia possibile realizzare opere che non sottovalutino l’intelligenza dello spettatore e non temano di affrontare tematiche complesse.
Trovate “Misteri dal profondo” su Apple TV+.
- Miles Teller: protagonista in “Top Gun: Maverick” (2022), “Whiplash” (2014) e “The Spectacular Now” (2013). ↩
- Anya Taylor-Joy: protagonista in “La Regina degli Scacchi” (2020), “The Witch” (2015) e “Split” (2016). ↩
- Scott Derrickson: regista di “Doctor Strange” (2016), “Sinister” (2012) e “The Exorcism of Emily Rose” (2005). ↩
Misteri dal Profondo

Regista: Scott Derrickson
Data di creazione: 2025-02-14 18:57
4.1
Pro
- Atmosfera immersiva: la forra misteriosa diventa un personaggio a sé stante
- Interpretazioni eccellenti di Miles Teller e Anya Taylor-Joy
- Colonna sonora innovativa di Trent Reznor e Atticus Ross
- Approccio originale alla fantascienza che bilancia azione e profondità tematica
Contro
- Ritmo irregolare, con rallentamenti significativi nel secondo atto
- Eccesso di ambiguità che lascia alcune domande fondamentali senza risposta
- Sottotrame non completamente sviluppate che lasciano sensazione di incompiutezza