novità di iOS 26

Ogni anno, la storia si ripete. Con la precisione di un orologio svizzero, Apple sale sul palco del suo evento più atteso per presentare al mondo le novità di iOS 26, iPadOS 26 e macOS 26. È un rituale che conosciamo bene: un carosello di funzionalità scintillanti, promesse di un’esperienza utente sempre più integrata e la sensazione, per qualche ora, di vivere nel futuro.

Poi, come dopo una bella sbornia, arriva il risveglio. E per noi utenti italiani, il risveglio ha un sapore amaro. Quello di essere, ancora una volta, clienti di serie B. Le luci della ribalta si spengono e rimane una cruda verità: molte delle funzioni più interessanti, quelle che definiscono il vero salto generazionale dei nuovi sistemi operativi, semplicemente non sono per noi.

Non subito, almeno. E quel “non subito” inizia a suonare come un “chissà quando”, una pacca sulla spalla condiscendente da parte di un’azienda che dall’Italia e dall’Europa prende miliardi, ma a cui restituisce un’esperienza utente castrata.

L’ecosistema Apple è spesso descritto come un giardino dorato, un walled garden dove tutto funziona in perfetta armonia. È un’immagine potente, ma incompleta. Per chi vive fuori dagli Stati Uniti, e in particolare in Italia, quel giardino ha intere aiuole lasciate a secco, cancelli che non si aprono e frutti che non potremo cogliere, nonostante abbiamo pagato il biglietto d’ingresso esattamente come tutti gli altri.

Le Novità di iOS 26: Una Grande Illusione per l’Italia

Il problema non è la mancanza di innovazione. Apple continua a progettare sistemi operativi solidi, raffinati e potenti. Il problema è la comunicazione, o meglio, l’illusione che viene creata. Durante la presentazione, le funzioni vengono mostrate come universali, ma la realtà è ben diversa.

Il Muro di Apple Intelligence

La vera protagonista dei nuovi aggiornamenti è senza dubbio Apple Intelligence. Un sistema di intelligenza personale che promette di rendere i nostri dispositivi proattivi e consapevoli del contesto. Una meraviglia, sulla carta. Peccato che questo cervello potenziato, almeno al lancio, parlerà solo inglese. E non un inglese qualsiasi: l’English (U.S.).

apple intelligence on iphone in

Questo significa che tutte le funzioni collegate saranno, per noi, semplici voci in un elenco di novità che non possiamo usare.

  • Siri Potenziata: L’assistente virtuale dovrebbe finalmente diventare più colloquiale, capire il contesto e agire tra le app. In Italia, Siri resterà quella di sempre: un assistente a volte utile per compiti base, ma lontano dall’intelligenza mostrata sul palco. Un’occasione mancata che si lega alle storiche difficoltà di Apple nel potenziare il suo assistente.
  • Writing Tools: La capacità di riassumere, correggere e riscrivere testi in Mail, Note e Pages è una delle utility più potenti. Sarà un miraggio per chi scrive in italiano.
  • Image Playground e Genmoji: La creazione di immagini e emoji personalizzate tramite IA resterà confinata al mondo anglofono, limitando la nostra espressività digitale.

La giustificazione ufficiale è sempre la stessa: l’addestramento dei modelli linguistici richiede tempo. Una scusa che poteva reggere cinque anni fa, ma che oggi suona stonata. Apple ha risorse economiche e tecniche illimitate.

La verità è che il mercato internazionale, pur generando la maggior parte dei ricavi, non è una priorità strategica per lo sviluppo software. Si lancia negli USA, si raccolgono dati e poi, con calma, si adatta per gli altri. È un modello di business che massimizza l’efficienza interna ma manca di rispetto verso la base di utenti globale.

Servizi Utili che non Vedremo (per Ora)

Oltre al grande capitolo di Apple Intelligence Italia, ci sono altre funzioni Apple solo USA che farebbero comodo nella vita di tutti i giorni, ma che rimarranno un’esclusiva a stelle e strisce.

  • Live Translation: La traduzione in tempo reale di conversazioni telefoniche e in FaceTime sarebbe uno strumento potentissimo in un continente come l’Europa, dove le barriere linguistiche sono quotidiane. Invece, la funzione sarà limitata a poche lingue, con l’italiano assente al lancio.
  • Hold Assist: Quante volte siamo rimasti in attesa infinita con un servizio clienti? Questa funzione, che attende al posto nostro e ci avvisa quando un operatore è disponibile, è geniale. Ma è legata a sistemi telefonici e infrastrutture prettamente americane.
  • Call Screening: Filtrare le chiamate spam in modo intelligente, chiedendo al chiamante il motivo della telefonata, è un sogno per chiunque. Anche qui, la dipendenza dalla lingua inglese ne blocca la distribuzione.

Ogni singola funzione mancante potrebbe sembrare un dettaglio. Ma messe insieme, queste assenze creano un’esperienza utente significativamente inferiore. Paghiamo un prezzo premium per un servizio che premium non è.

Una Strategia Sbagliata che Ignora il Mercato

novita di iOS 26 1

La scelta di privilegiare sistematicamente il mercato americano non è solo una delusione per gli utenti, ma potrebbe rivelarsi una strategia miope. L’Europa è un mercato maturo e ricco, con una base di utenti fedele che, anno dopo anno, si sente sempre più trascurata.

“La fedeltà del cliente non è scontata. Si costruisce con l’attenzione ai dettagli, con il rispetto e con la capacità di offrire a tutti la stessa, eccellente esperienza.”

Continuare a trattare l’Italia e il resto del mondo come un’appendice del mercato USA rischia di erodere la fiducia nel brand. Aziende concorrenti, soprattutto nel mondo Android, sono spesso più rapide nell’implementare funzionalità multilingua, dimostrando una maggiore attenzione a un pubblico globale.

L’hardware di Apple è indiscutibilmente di altissimo livello. I processori Apple Silicon garantiscono prestazioni incredibili, come discusso nell’articolo sull’architettura della memoria integrata. Ma il software, sempre di più, è ciò che fa la differenza. E un software a metà è come avere una Ferrari con il motore limitato.

FAQ – Domande Frequenti

Perché Apple lancia le funzioni IA solo in inglese?

Ufficialmente, per la complessità di addestrare i modelli linguistici. In realtà, è una scelta strategica: si testa sul mercato domestico (USA) per poi espandere gradualmente, ottimizzando i costi di sviluppo a discapito dell’esperienza utente internazionale.

Le funzioni mancanti arriveranno mai in Italia?

Probabilmente sì, ma le tempistiche sono incerte. Alcune funzioni di versioni precedenti di iOS sono arrivate con anni di ritardo. Per Apple Intelligence in italiano si potrebbe attendere iOS 27 o anche oltre.

Questa politica riguarda solo l’Italia?

No, riguarda gran parte del mondo non anglofono. Anche paesi come Germania, Francia e Spagna, mercati enormi per Apple, subiscono gli stessi ritardi e le stesse limitazioni.

C’è qualcosa che gli utenti possono fare?

L’unica arma è la consapevolezza. Scegliere i prodotti informati di queste limitazioni e far sentire la propria voce tramite feedback e discussioni online può, nel lungo periodo, spingere l’azienda a riconsiderare le proprie priorità.

L’aggiornamento a iOS 26 vale comunque la pena?

Sì, per i miglioramenti di sicurezza, stabilità e per le funzioni minori che saranno disponibili per tutti. È importante, però, essere consapevoli che l’esperienza utente pubblicizzata durante il keynote sarà molto diversa da quella reale.

Conclusione

L’amarezza che resta dopo ogni keynote di Apple non è rabbia, ma delusione. È la delusione di chi ama un brand e ne apprezza la qualità, ma si sente trattato con sufficienza. Con iOS 26, iPadOS 26 e macOS 26, l’azienda di Cupertino ha alzato l’asticella delle promesse, ma ha anche costruito un muro più alto tra i suoi utenti di serie A e quelli di serie B.

Speriamo che, prima o poi, qualcuno a Cupertino si accorga che il mondo è più grande della California e che gli euro degli italiani valgono quanto i dollari americani.

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8 Comments

      1. Apple Intelligence non è solo Siri.. inoltre.. tutto ciò a cui Siri non sa rispondere, manda a ChatGPT.. Siri è stupido e quindi manda praticamente tutto.. fa parte del funziona male..

  1. Sono d’accordo con te Kiro, è da sempre che utiiizzano questa strategia.
    Ultimamente però sul mio iPhone 14 è comparso, da solo, il riepilogo delle e-mail

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