
Numbers vs Excel rappresenta l’eterna battaglia tra ecosistemi digitali che si combatte anche, e forse soprattutto, sui fogli di calcolo. Da un lato Microsoft Excel, il colosso indiscusso, lo standard de facto nel mondo del business, della finanza e dell’analisi dati. Dall’altro Apple Numbers, l’alternativa che fa della semplicità e del design la sua bandiera.
Con le versioni Numbers 14.4 e Excel 16.100.2 che definiscono il panorama del 2025, la domanda è più attuale che mai: a che punto è la sfida?
Scegliere un foglio di calcolo oggi non è più una mera questione di formule e tabelle; è una decisione che riflette un intero approccio al lavoro, alla produttività e alla creatività. Ci si trova a un bivio filosofico: abbracciare la potenza quasi sconfinata di Excel, accettandone la curva di apprendimento ripida e la sua struttura rigida, oppure lasciarsi sedurre dalla tela bianca e flessibile di Numbers, che invita a pensare ai dati in modo più visivo e narrativo.
Questo confronto non è solo tecnico, ma esplora due visioni del mondo digitale. Si tratta di decidere se privilegiare la massima potenza di calcolo, con strumenti come le Tabelle Pivot, o un’esperienza utente pulita, integrata e capace di trasformare i dati in storie. La sfida Numbers vs Excel è lo specchio di un mondo del lavoro in continua evoluzione, dove i dati sono la nuova materia prima e la capacità di modellarli e presentarli è una competenza imprescindibile.
Indice dei contenuti
Due Filosofie a Confronto: Griglia contro Tela
La differenza più profonda tra Apple Numbers e Microsoft Excel non è in una singola funzione, ma nella loro filosofia fondante. Excel è nato e cresciuto attorno al concetto di una griglia virtualmente infinita. Ogni documento è, prima di tutto, un foglio a quadretti immenso, un universo strutturato di righe e colonne. Questo paradigma lo rende lo strumento perfetto per la gestione di enormi dataset, per la contabilità e per l’analisi finanziaria, dove la struttura è tutto. La cella è l’atomo di questo universo.
Numbers, al contrario, adotta la metafora della tela bianca, un approccio più simile a un software di design o di impaginazione come Pages o Keynote. L’utente non parte da una griglia opprimente, ma da una pagina vuota dove può inserire liberamente gli oggetti che gli servono: una tabella qui, un grafico là, un’immagine o una casella di testo in un angolo.
Per esempio, creare una fattura in Apple Numbers è un processo intuitivo: si trascina una tabella per le voci di costo, si inserisce un logo aziendale come immagine e si aggiunge un blocco di testo per le note. In Excel, lo stesso risultato richiede una pianificazione più rigida, unendo e formattando celle per creare spazi e layout. Questa libertà rende Numbers ideale non solo per analizzare dati, ma per raccontare una storia visiva con essi.
Usabilità e Interfaccia: Il Dettaglio fa la Differenza
L’interfaccia di Microsoft Excel è dominata dalla sua celebre “ribbon”, la barra multifunzione che raggruppa centinaia di comandi in schede tematiche. Sebbene sia uno strumento potente e familiare a chi lo usa da anni, può risultare denso e dispersivo per i neofiti.
Trovare una funzione specifica può trasformarsi in una caccia al tesoro tra i vari menu. È un’interfaccia che espone tutta la sua potenza, a volte a scapito della chiarezza.
L’approccio di Apple è diametralmente opposto. L’interfaccia di Apple Numbers è minimalista e contestuale, basata su un pannello “Ispettore” che si adatta all’oggetto selezionato. Se si clicca su un grafico, il pannello mostra le opzioni per personalizzare gli assi e le etichette. Se si seleziona una tabella, appaiono gli strumenti per ordinare, filtrare e formattare le celle.
Questo design, come evidenziato anche in un’analisi di AppleInsider, riduce il disordine visivo e guida l’utente in modo più naturale, rendendo la curva di apprendimento meno ripida.

Funzionalità Avanzate: Potenza Bruta vs. Eleganza Interattiva
Quando la complessità aumenta, le differenze tra i due software diventano ancora più marcate. Microsoft Excel è una vera e propria centrale elettrica per l’analisi dati. Strumenti come Power Query permettono di importare, pulire e trasformare dati da una moltitudine di fonti (file di testo, database, pagine web) in modo automatizzato.
Le Tabelle Pivot, il suo cavallo di battaglia, consentono di riepilogare e aggregare milioni di righe di dati con pochi clic. E per chi ha bisogno di automazione spinta, il linguaggio Visual Basic for Applications (VBA) offre possibilità di scripting quasi illimitate.
Apple Numbers non cerca di competere su questo terreno. Mancano strumenti equivalenti a Power Query e le Tabelle Pivot sono sostituite dalle Categorie Intelligenti, un sistema più semplice che permette di raggruppare i dati in base a una o più colonne, creando al volo dei riepiloghi.
Il punto di forza di Numbers sta altrove: nei grafici interattivi. È possibile creare un grafico che l’utente finale può manipolare tramite slider o pulsanti, per esempio per esplorare l’andamento delle vendite mese per mese senza dover creare grafici multipli. È uno strumento di presentazione dati potentissimo, che trasforma un report statico in una piccola dashboard esplorabile.
“La semplicità è la massima sofisticazione.” – Leonardo da Vinci
Questa citazione descrive perfettamente l’anima di Numbers. Non vuole essere Excel, ma offre un’alternativa focalizzata sulla comunicazione efficace dei dati, dove l’impatto visivo e l’interattività sono più importanti della pura capacità di calcolo.
Costi, Ecosistema e Web: Dove si Gioca la Partita
La scelta di un software passa anche dal portafoglio e dall’ambiente di lavoro. Qui la differenza è netta. Apple Numbers è completamente gratuito. È preinstallato su ogni Mac, iPad e iPhone e si integra perfettamente con iCloud, che offre 5 GB di spazio gratuito per la sincronizzazione dei documenti.
Microsoft Excel, invece, opera su un modello a sottoscrizione. Fa parte della suite Microsoft 365, con piani che partono da circa 7€ al mese per l’uso personale. Esiste la possibilità di acquistare una tantum (Office Home & Student), ma offre meno funzionalità e non riceve gli aggiornamenti maggiori. Questa barriera economica è un fattore, specialmente per studenti, freelance e piccole imprese.
Entrambi offrono versioni web, ma con filosofie diverse. Excel Online è una versione sorprendentemente completa del software desktop, che rende la collaborazione multipiattaforma molto efficace. Numbers per iCloud è anch’esso un ottimo strumento, ma più focalizzato sul garantire l’accesso e la modifica leggera dei documenti da qualsiasi browser, mantenendo la perfetta sincronia con l’ecosistema Apple.
L’integrazione di Numbers con Handoff e Continuity permette di iniziare a scrivere una formula sull’iPhone e completarla sul Mac senza interruzioni, un vantaggio non da poco per chi vive immerso nel mondo della mela.
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Collaborazione e Compatibilità: L’Ultimo Miglio
Nell’era del lavoro da remoto, la collaborazione è un campo di battaglia decisivo. Sia Apple Numbers che Microsoft Excel offrono ottime funzionalità di collaborazione in tempo reale. Più utenti possono modificare lo stesso foglio di calcolo, vedendo i cursori e le modifiche altrui istantaneamente. L’integrazione di Excel con Microsoft Teams e SharePoint lo rende la scelta quasi obbligata per le grandi aziende che hanno standardizzato su queste piattaforme.
Numbers si difende egregiamente grazie all’integrazione con iCloud, ma il suo tallone d’Achille rimane la compatibilità. Il formato .xlsx di Excel è lo standard universale. Qualsiasi software gestionale, database o strumento di analisi produce file compatibili con Excel.
Numbers può importare ed esportare questi file, e negli anni è migliorato moltissimo. Tuttavia, la conversione di documenti che fanno uso di macro VBA o Tabelle Pivot complesse è ancora problematica e può portare a perdite di dati o a una formattazione imperfetta. Questo “muro della compatibilità” è spesso l’ostacolo insormontabile che costringe molti, anche tra gli amanti dell’ecosistema Apple, a mantenere una licenza di Excel attiva. Una dinamica simile a quella che abbiamo visto nel dibattito tra supporti fisici e digitali.
FAQ: Numbers vs Excel
Posso usare Numbers per lavoro al posto di Excel?
Dipende dal contesto. Per la reportistica interna, la creazione di dashboard visive, la gestione di progetti semplici o il budget personale, Apple Numbers non solo è adeguato, ma spesso preferibile per la sua rapidità e per l’eleganza dei risultati. Se il tuo lavoro implica l’analisi statistica avanzata, la modellazione finanziaria complessa, l’uso di macro VBA o la gestione di dataset con milioni di righe, Microsoft Excel rimane la scelta professionale obbligata.
Numbers è davvero gratuito o ci sono costi nascosti?
No, Apple Numbers è genuinamente gratuito per chiunque possieda un dispositivo Apple. Non ci sono funzionalità premium a pagamento. L’unico costo potenziale è l’upgrade dello spazio di archiviazione su iCloud se i 5 GB gratuiti non dovessero bastare, ma questo vale per tutti i file, non solo per i documenti di Numbers.
È difficile passare da Excel a Numbers?
La transizione richiede un cambio di prospettiva. Le formule di base sono quasi identiche, ma l’approccio “a tela bianca” di Numbers può disorientare chi è abituato alla griglia di Excel. La curva di apprendimento per creare documenti belli e funzionali è però molto più rapida su Numbers. La vera difficoltà è abbandonare automatismi consolidati, come l’uso intensivo delle Tabelle Pivot o delle scorciatoie da tastiera specifiche di Excel.
Come gestisce Numbers la compatibilità con i file di Excel più complessi?
Numbers importa ed esporta file .xlsx. Per fogli di calcolo che usano formule standard, grafici semplici e formattazione di base, la compatibilità è eccellente. I problemi sorgono con le funzionalità esclusive di Excel: le macro VBA non vengono eseguite (vengono rimosse), e le Tabelle Pivot vengono convertite in tabelle standard, perdendo la loro interattività.
Quale dei due software è proiettato meglio verso il futuro?
Entrambi stanno seguendo percorsi interessanti. Excel si sta integrando sempre di più con l’intelligenza artificiale e i servizi cloud di Microsoft, puntando a diventare uno strumento di business intelligence sempre più potente. Numbers sembra focalizzato sul migliorare l’esperienza utente sui dispositivi mobili (iPad in primis) e sul rendere l’analisi dati accessibile e visivamente impattante per un pubblico più vasto.
Conclusione: Un Vincitore per Ogni Esigenza
Decretare un vincitore assoluto nella sfida Numbers vs Excel è un esercizio sterile, perché i due software hanno smesso da tempo di giocare la stessa partita. Si rivolgono a utenti con necessità e sensibilità diverse. Microsoft Excel è e rimane il re della potenza analitica, uno strumento da lavoro senza compromessi, la cui profondità è pari solo alla sua complessità. È il coltellino svizzero per chi con i numeri ci lavora sul serio.
Apple Numbers, d’altro canto, trionfa sul terreno dell’usabilità, del design e della comunicazione dei dati. È la scelta d’elezione per chi deve trasformare i dati in storie, per chi privilegia la chiarezza e l’impatto visivo, specialmente se già immerso nell’ecosistema Apple. In definitiva, la scelta dipende dalla risposta a una semplice domanda: dovete costruire una cattedrale di dati o dipingere un affresco con essi?

Numbers fa veramente schifo.. il migliore per il mio utilizzo è Google Sheets, in quanto a potenza e velocità non ha paragoni
Sarà che ho iniziato con excel 2 che stava su un singolo floppy da 1,44 devo dire che non c’è partita. Troppo semplice Numbers. Però è anche vero che sono un mezzo power-user che ha bisogno di tante funzionalità avanzate di excel. Della suite apple quello che preferisco è keynote però.