Nel 1985 Steve Jobs andò a casa del cantante John Lennon. Il figlio di Lennon, Sean, aveva seguito la crescita di Apple e voleva un Macintosh. Suo padre glielo regalò, ma non solo. Visto che Jobs era un fan di Lennon, andò personalmente a casa sua per portarglielo.
Lì Jobs incontrò il padre della Pop Art Andy Warhol. Jobs gli disse che lo aveva contattato più volte ma senza esito. Warhol, dopo quell’incontro, richiamò Steve Jobs. Quest’ultimo gli mandò le istruzioni per disegnare il logo di Apple e l’artista lo trasformò in un quadro.
Ora quel quadro andrà all’asta. Lo acquistò Ronald Fedman nel 1987 ed è rimasto nella sua collezione fino ad oggi. Il quadro, che misura 55,9 cm di lato, è in acrilico e andrà all’asta presso Sotheby’s a New York.
L’asta si disputerà il 12 novembre alle 9.30 locali. Il prezzo di apertura è di 280.000 $ e si prospetta un prezzo di chiusura tra i 400.000 e i 600.000 dollari.
Solo io penso che Warhol non abbia dato il meglio di sè in questa opera? sappiamo bene dai mille libri che abbiamo letto in materia, che una volta visto il Mac Warhol (che era un grande genio dell’arte e del suo tempo non dimentichiamolo) chiese: “A che serve?”. Una risposta che Jobs non gradì affatto, e ne aveva ben donde. Invece il bambino (credo il figlio di Lennon, correggetemi se sbaglio) non si pose affatto la domanda, immediatamente si mise ad armeggiare col Mac gustandone da subito l’intuitività e la soddisfazione nell’usarlo. Solo la freschezza e la purezza mentale dell’infanzia era in grado di “capirlo”.
Mah non saprei, Warhol era un genio, chissà cosa gli passava per la mente.
Certamente, da “comune mortale” non sono in grado di comprendere la dinamica di riflessione di Warhol, d’altronde solo un artista può capire un’altro artista.
Inoltre con l’Amiga aveva fatto cose interessanti !