
Non so come si affronta il mondo con gli occhi chiusi. Alcune persone hanno molta più forza di me. Probabilmente bisognerebbe memorizzare le posizioni degli oggetti in casa, imparare un percorso o a fidarsi meglio degli altri sensi a disposizione.
La tecnologia aiuta molto i non vedenti, come dimostra il progetto Aira. Questo sistema si basa su degli occhiali, come i Google Glass, che si collegano in remoto ad una centrale operativa. Anziché affidarsi all’intelligenza artificiale e al riconoscimento degli oggetti, Aira si collega al più affidabile operatore in carne e ossa.
Quando un non vedente è in difficoltà preme un pulsante e gli occhiali si collegano all’operatore. Questi si attiverà per aiutare la persona a risolvere il suo problema. Per esempio in caso di ostacoli inaspettati, stanchezza o altro.
Disponibile al momento negli Stati Uniti, Aira si attiva con un deposito di 99$ e necessita dell’acquisto di abbonamenti mensili tra i 39 $ e i 199 $, rispettivamente per il numero di minuti di assistenza di cui si vuole usufruire.
Ciao, esiste già da tempo anche un’altra iniziativa simile “Be My Eyes” (esiste anche la app), secondo me con un approccio più “civile”, in quanto non richiede un abbonamento…