Ricordate la scelta di Steve Jobs di allontanare tutti i giochi molto violenti e il porno dall’App Store? Dalla Germania arriva una protesta formale. L’Association of German Magazine Publishers (VDZ) e l’international umbrella organization FIPP hanno pubblicato una lettera aperta indirizzata a Steve Jobs.
All’interno si leggono parole chiare: “Siamo in un mondo multiculturale. Significa che dei contenuti che in una nazione sono completamente accettabili in altre possono non esserlo. Uniformare le regole per tutto il mondo è una repressione della libertà di stampa e libertà di scelta per gli utenti“.
In pratica si chiede ad Apple di non svolgere il ruolo di educatrice ma di società e le società sono indirizzate alla vendita, deve essere il mercato a decidere cosa acquistare e cosa no. E pensare che il tutto sarebbe risolvibile creando dei livelli di censura attivabili a scelta dall’utente. Così ognuno potrebbe essere libero di visualizzare applicazioni che può aggradano la propria morale.
Chissà se Steve Jobs risponderà alla provocazione.
Anche perché con l’attuale censura le case editrici Giapponesi non possono portare i loro manga più famosi sul iPad. Per fare un esempio comprensibile a tutti, DragonBall sarebbe stato censurato perché violento…
Però non mi sembra che si facciano di questi problemi con film e telefilm.
Io credo che un’azienda sia libera di agire nel modo in cui crede meglio, e non è invece corretto il puntare il dito sulle scelte da lei fatte: Se a loro non piacciono i prodotti Apple per la loro “chiusura”, CHE NON LI COMPRINO!!!!
Sempre la stessa solfa…
Oh, jobs sarà anche ricco sfondato, ma ne ha di gatte da pelare…..
@Leonardo: Se l’acquisto, o il mancato acquisto, del prodotto di un’azienda è TUTTO quello che resta da fare, allora non ha senso per te intervenire qui, in quanto acquistando, o non acquistando, un iPhone o un iPad, avresti detto tutto quello che hai da dire in merito. Secondo me, invece, non è scorretto criticare le scelte di una azienda, come non è scorretto elogiarle. La contraddizione è interamente tua.