Moltissime persone vorrebbero lavorare in Apple. Con oltre 47.000 dipendenti, però, la società non è famosa per aprire i suoi cancelli e far entrare chiunque, anzi, la selezione all’ingresso è molto rigida. Puntando all’eccellenza e rifiutando gli zucconi con poca creatività, la società cerca sempre il meglio.
Ma una volta accettati dalla “famiglia” inizia un percorso fatto di sola ascesa. Un percorso che inizia con una lettera di benvenuto:
Esiste il lavoro ed esiste il lavoro della tua vita.
Il tipo di lavoro pieno delle tue impronte digitali. Il tipo di lavoro che non hai mai compromesso. A cui hai sacrificato i weekend. Puoi fare questo tipo di lavoro in Apple. Le persone non giungono qui per sentirsi al sicuro. Giungono qui per nuotare nel profondo.
Vogliono che il loro lavoro porti a qualcosa.
Qualcosa di grande. Qualcosa che non potrebbe mai accadere da altre parti.
Benvenuto in Apple
Una lettera che spinge a fare sempre di meglio, perchè un lavoro ben retribuito e a scadenza indeterminata non significa riposo eterno, ma continua lotta nel raggiungimento degli obiettivi.
[via thenextweb]


:’) mi viene da piangere dalla commozione!
Non credo che altre società ti accolgano così.
che carini…
anche se mi sembra più una minaccia
Io lo tradurrei come “esiste il lavoro ed esiste il lavoro della tua vita”
Si hai ragione, mi piace di più.
è DECISAMENTE una minaccia. Esiste il lavoro, ed esiste la schiavitù. Diciamo che tra le due è meglio cercare il proprio compiacimento, in qualunque forma questo sopraggiunga. Quasi sicuramente posso dirvi che la soddisfazione non dal lavoro per la quale apple vi ha assunto XD
Una traduzione forse più coerente sarebbe
“Esiste il lavoro ed esiste il lavoro della tua vita.
Il tipo di lavoro che è ricoperto delle impronte digitali. Il tipo di lavoro per il quale non scenderesti mai a compromessi. Il lavoro per il quale sacrificheresti un weekend. Puoi fare quel tipo di lavoro ad Apple. Le persone non vengono qui per giocare facile. Vengono qui per nuotare nel profondo.
Vogliono che il loro lavoro contribuisca a qualcosa.
Qualcosa di grande. Qualcosa che non potrebbe succedere in nessun’altro posto”
ve li immaginate i dipendenti delle poste italiane o delle ferrovie accolti da questa lettera? Scapperebbero all’istante 😉