Qualche settimana fa vi ho parlato delle difficoltà di Foxconn nel trovare personale per sostenere i ritmi di produzione dei dispositivi di Apple. Per convincere le persone a trasferirsi dalle campagne ai distretti industriali la società, in accordo con Apple, ha anche alzato gli stipendi.
La società, però, avrebbe trovato anche un altro modo per rifornirsi di dipendenti. Le università cinesi, come quelle europee, prevedono dei tirocini e degli stage in aziende al fine di accumulare dei crediti. Secondo delle recenti accuse, Foxconn avrebbe stretto accordi con alcune università per permettere la fruizione dei tirocini. Il problema è che gli studenti inseriti in azienda sarebbero messi alle catene di produzione e non negli uffici.
Alcune testimonianze confermano il fatto che gli studenti sono stati occupati alle catene di montaggio per 194 € al mese con vitto e alloggio a loro carico. Se la denuncia fosse confermata sarebbe molto grave, considerando che questo genere di strumenti sono stati creati per formare i futuri dirigenti e non gli operai.
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