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Nella giornata di ieri vi ho parlato dell'estrema affidabilità di iCloud in termini di sicurezza. Anche l'iPad e l'iPhone godono di questi sistemi contro l'appropriazione indebita da parte di sconosciuti. Sistemi così efficaci che funzionano anche quando il passaggio del dispositivo da una persona ad un'altra è del tutto lecito.

Ne è testimonianza il caso della povera madre di Josh Grant che acquistò un iPad quando le fu diagnosticato il cancro. Purtroppo la lotta contro questa brutta malattia fu persa e, tra i beni lasciati in eredità, c'era l'iPad comprato qualche mese prima. Il problema è che l'iPad era protetto da password e nel testamento non ce n'era traccia.

Riavere l'accesso al tablet è stata una vera impresa. Apple richiedeva di dimostrare che la deceduta era realmente la legittima proprietaria dell'iPad e che i figli erano realmente in possesso sui diritti di utilizzo.

Ovviamente non poteva chiedere il permesso a mia madre perché è morta. Così mio fratello ha iniziato un via vai con Apple. La società chiese di dimostrare che poteva avere l'iPad. Abbiamo fornito il certificato di morte, sollecitato con delle lettere ma non bastava. Ci hanno chiesto di avere una sentenza in tribunale per provare che la mamma era proprietaria dell'account iTunes e dell'iPad e che noi eravamo gli eredi.

Insomma una grana burocratica fastidiosa e costosa. Dettata da alcuni sistemi creati per evitare l'accesso ai malintenzionati che si fingono figli di qualcuno. Per carità il sistema potrebbe anche essere lecito e protettivo. Forse nel testamento bisognerebbe anche inserire i dati di accesso ai dispositivi o creare, come giusto, un sistema nuovo che contempli questa eventualità.

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