pallone GoogleLo scontro in tribunale tra Apple e Samsung continua. Le due società hanno quasi terminato le ore a disposizione per depositare le testimonianze. Testimonianze pagate a peso d'oro come quella di Jim Storer, professore di computer science, pagato 675 $ l'ora da Apple o Charles River che è stato pagato 3,1 milioni di dollari da Samsung per determinare l'ammontare dei danni.

Danni che, secondo la società coreana, possono avere un ammontare massimo di 40 milioni di dollari, ammettendo in via indiretta che qualcosa che non va con l'uso dei brevetti c'è. Ma intanto spunta anche un accordo con Google, la società che cura Android, il sistema operativo usato dai terminali sotto inchiesta.

Come ha dichiarato l'avvocato James Mccoun, chiamato da Apple a testimoniare, nel 2011 Google e Samsung firmarono il Mobile Application Distribution Agreement, la cui documentazione trovate on line, che è riassumibile con: tu usi il mio sistema operativo Android e io ti aiuto in caso qualcuno ti faccia causa.

Un accordo che ha visto Google aiutare anche altre aziende, come HTC e Nokia. Quindi se Samsung dovesse essere condannata, parte dei danni potrebbero essere pagati anche da Google. Ma così facendo la società di Cupertino ha offerto il passo alla schiera di coloro che pensano che non sia Samsung il vero obiettivo, bensì Android.

La giuria dovrebbe ritirarsi per deliberare il prossimo 28 aprile, per una sentenza prevista pochi giorni dopo.

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