Bill Gates, che sapeva il fatto suo, attraverso lo slogan “un PC in ogni casa” diede vita all’era informatica di massa. Strigendo accordi con i produttori di computer, Microsoft riuscì a coprire il 90% del mercato lucrando semplicemente con il sistema operativo: Windows.
Ma i tempi sono cambianti, come in ogni cosa, e chi non riesce a prevedere il cambiamento resta indietro. E in effetti nell’era post-PC, di cui Microsoft ha sperato per anni che fosse una moda passeggera, l’azienda di Redmond detiene ben poco.
Come spiegato da Kevin Turner, COO di Microsoft, il mercato del dopo computer è della società solo per il 14%. In altre parole Microsoft ha perso il monopolio. È per questo motivo che la società ha comprato Nokia, lavorato su Windows Phone e tentato di fare come Apple: lavorare su software e hardware contemporaneamente.
La vera domanda ora è: riuscirà ad allargare quel 14%?
Speriamo di no, ma non perché sia contro Microsoft, ma perché dovrebbe andare avanti il miglior offerente, che sia M A o I.
Microsoft ha dominato il mercato per 30 anni, adesso forse sarà appale per altri 10, poi arriverà qualcun altro. E sarà sempre così, nulla è eterno.