Apple a volte si comporta come un’automobilista a bordo di una Ferrari che per prudenza non supera la terza marcia. Così facendo dà sfoggio di se e del suo motore, ma non arriva mai dove potrebbe. Dopo le limitazioni dell’iPhone, infatti, la società della Mela rinuncia a una grande fetta di clienti anche per i portatili.
Ad accorgersene è Steve Baker, analista di NPD, che ha notato la crescita del 20% per i MacBook della Mela, contro la media del 23% del mercato. A cosa è dovuto questo freno? Negli ultimi mesi abbiamo assistito al boom dei Netbook, cioè di quei computer economici realizzati per la navigazione in rete. Un settore che Steve Jobs non solo non ha anticipato, ma anche snobbato.
La vendita di MacBook a poco meno di 1.000 € esclude automaticamente la fetta più grande del bacino d’utenza. Quanti clienti avrebbero comprato un Netbook della Mela se questo fosse stato venduto a circa 500 €? Credo milioni e milioni.
Tim Cook, COO della società ed attuale sostituto di Jobs, ha affermato che mai e poi mai Apple si dedicherà alla fascia bassa di mercato con dei Netbook a basso costo: “hanno hardware limitato, tastiere piccole, schermo piccolo e software non all’altezza“, ha affermato il dirigente. Con lo stesso principio ha sottratto qualsiasi rumors sull’iPhone Nano dichiarando che non è nei progetti di Apple. La soluzione, probabilmente, sarà un prodotto tutto nuovo capace di attirare le attenzioni dei clienti di fascia medio-alta. Staremo a vedere.
[via Wall Street Journal]
Mah, anche a 600 euro ne avrebbero venduti a pacchi, senza per questo cercare compromessi di sorta… Apple è maestra – a parte iPhone come hai scritto tu – nel raggiungere il miglior compromesso quando ci si dedica…
Sono stati abbastanza chiari nella conferenza di ieri sera, e lo avevano già ribadito in passato: il loro interesse non è fare computer per tutti (nel senso economico) ma fare i migliori computer (in senso assoluto).
Si potrebbe discuterne per ore e ore (o commenti e commenti) ma questa è la loro politicae attorno a questo gira anche grossa parte delle loro strategie di markting oltre che di sviluppo.
Evidentemente hanno fatto i loro conti e preferiscono non intaccare la propria immagine di azienda parzialmente “d’elite”in favore di una distribuzone su larga scala di un prodotto qualitativamente sotto la loro media.
quest’analisi di Steve Baker imho è priva di senso e significato perchè si vanno a paroganare target diversi.
è più sensata quella dei 1000+ portatili a livello usa tra tutti i portatili di tutte le marche: il 65% dei portatili venduti al di sopra dei mille euro in USA è di Apple.
Ma questo grafico lo trovo privo di senso.
dai.. quelle porcherie di netbook (che hanno la potenza dell’iphone) lasciatele fare ai coreani. Apple ha la fortuna di avere una clientela premium.. che se vuole si prende il MacBook Air e non quei mattoncini plasticosi da 300€