Nell’immaginario collettivo gli italiani sono popoli di navigatori. Se questo era vero per le Repubbliche Marinare, di certo non si può dire per la navigazione in internet. Secondo un recente report pubblicato dall’ISTAT, in collaborazione con il FUB (Fondazione Ugo Bordoni), la situazione non è per nulla rosea.
La ricerca, aggiornata al 2013, ha visto la popolazione italiana ed europea di un’età compresa tra i 16 e i 74 anni. Mentre la media europea vede il 72% della popolazione collegato alla rete, con un livello di eccellenza con il Lussemburgo (93%), l’Italia è molto giù nella classifica con il 56% della popolazione, a pari merito con la Grecia.
Se per la nazione ellenica si possono comprendere i motivi, come l’enorme numero di isole che rendono difficile la costruzione di infrastrutture, per l’Italia le giustificazioni sono molto poche.
Nel 2013 il 40,7% della popolazione ha dichiarato di non aver mai usato internet. Di questi la maggior parte abitano nel Sud Italia, sottolineando un’altra divisione per il nostro Paese. Ma chi sono queste persone?
La maggior parte sono donne e hanno più di 65 anni di età. In altre parole la popolazione più anziana ha serie difficoltà nell’avvicinarsi alla Rete e trarne dei benefici. Strumenti semplici da usare, come i tablet, e dei corsi dedicati potrebbe informatizzare una parte importante della nazione e aiutare il processo di digitalizzazione necessario per il progresso.