Nel momento in cui vi scrivo, sommando tutte le società quotate nella Borsa Italiana, si raggiunge un valore complessivo di 661,9 miliardi di euro.
Sempre nel momento in cui vi scrivo, la capitalizzazione di Apple segna un valore di 759,63 miliardi di dollari, pari a 673,9 miliardi di euro. In pratica Apple vale quanto tutte le società italiane quotate messe insieme.
Il titolo della società di Cupertino continua a macinare aumenti, soprattutto dopo le indiscrezioni del suo futuro debutto nell’industria automobilistica. Il valore di ogni azione è di 130,41 dollari, anche se gli analisti dichiarano che a breve si raggiungeranno i 136 dollari ad azione.
Per avere un altro metro di misura, basti pensare che Apple vale il 10% di tutto il Nasdaq, il mercato azionario degli Stati Uniti che raccoglie tutte le aziende tecnologiche. Il Nasdaq è a quota 4.987,89 punti, vale a dire ad un tiro di schioppo dai 5.000 punti raggiunti nel boom della net economy.
Ci sono i segni di un nuovo Rinascimento lì fuori. La domanda è: noi ne faremo parte?
Tutto veroanche se le ultime due settimane hanno visto il titolo della mela sempre con segno – , solo 2 chiusure in positivo. E’ anche vero che comunque almeno per il momento i ricavi non risulterebbero intaccati. Stà accadendo ciò che accadde nel 2013, anche se in quella circostanza IPAD ancora spingeva, oggi IPAD è in flessione. Sarà da vedere come si comporta APPLE WATCH, e se riesce a recuperare le perdite di IPAD. Se ciò non accade, per APPLE per APPLE si potrebbe annunciare un 2015/2016 da record in senso contrario. Analisti stimano che con IPHONE 6 e 6 PLUS, hanno quasi saturato il mercato, ossia che il 6s o il 7, non avranno semplicemente incrementi di vendita, ci sarà uno stallo, in attesa che chi ha un dvices ancora funnzioanate dal (5, 5s, 6) decida di sostituirlo. Credo che i prossimi 18 mesi saranno molto interessanti. Ci sono moltissime società emergenti che si stanno ben piazzando sul mercato, sopratutto su quello Orientale. APPLE giustamente punta molto sul mercato Indo Cinese per far cassa, è l’unico mercato ancora “Libero” non saturo, ma qui si dovrà scontrare con una concorrenza spietata e con il potere medio d’acquisto della popolazione, ancora nettamente inferiore a quello Europeo e Americano.