Tim Cook

Si potrebbe dire che fortunatamente Tim Cook è gay. Essendo a capo della società di elettronica più grande del mondo, Cook ha il privilegio di utilizzare un bel po’ di potere per sensibilizzare sulla’uguaglianza dei diritti. Come, tra l’altro, dovrebbe essere di base in ogni società civile.

Visto che negli Stati Uniti c’è un’ondata di proposte di legge razziste e discriminatorie, probabilmente volute da qualche lobby, Cook ha scritto di suo pugno un articolo per il Washington Post chiedendo di bloccare l’ondata discriminatoria.

Cook si riferisce alla nuova legge in Indiana, dove i commercianti possono rifiutarsi di servire e vendere per motivi religiosi. Oppure come in Texas dove si sta pensando di togliere la pensione ai funzionari che celebrano le nozze gay.

I giorni di segregazione e discriminazione marchiati con il “Solo per bianchi” nei negozi, sulle fontane pubbliche e i bagni devono rimanere sepolti nel passato.

Dichiara Tim Cook nel suo articolo. Apple, aggiunge, non discrimina nessuno e non lo farà mai. La discriminazione fa male agli affari e al sistema economico.

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5 Comments

  1. Poche settimane fa ha licenziato un dirigente perchè non la pensava come lui sulle nozze gay. Questa non è discriminazione? Con le attenuanti delle nobile causa…

      1. Ah si si, ne parlai anche io. Ma lì è normale, il lobbista era pagato per proporre le leggi della lobby.

  2. Jobs sarà stato un visionario, ma Cook è un uomo di tutt’altro spessore.

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