Nel 1997 Steve Jobs tornò in Apple, prima che quest’ultima crollasse sotto un fallimento economico e culturale. Per avere del denaro da investire utile a rilanciare la società, il nuovo CEO dovette stringere accordi con un nemico storico: Microsoft. A tal proposito, durante un Keynote a Boston, Apple spiegò al pubblico deluso i termini dell’accordo:
- Uno scambio reciproco di licenze sui brevetti per 5 anni.
- Il supporto di Office nei Mac per 5 anni.
- L’installazione di Internet Explorer come browser di default dei Mac.
- Un lavoro comune per utilizzare Java.
- L’investimento di 150 milioni di dollari in azioni Apple per almeno 3 anni.
Veniamo a quest’ultimo punto. Quanto varrebbe l’investimento di Microsoft se avesse tenuto quel pacchetto di azioni? Bisogna considerare che le azioni erano privilegiate, vale a dire senza diritto di voto. Per convertirle in azioni ordinarie bisognava valutarle 8,25$ ciascuna che avrebbe portato a 18,1 milioni di azioni.
Considerando che la società avrebbe saltato lo split 1del 2000, perché ci sarebbe stato ancora il vincolo dei 3 anni, avrebbe incontrato lo split del 2005 che ha raddoppiato le azioni, arrivando a 36,2 milioni di azioni. Considerando che oggi ogni azione costa circa 604 $, oggi Microsoft avrebbe un investimento da oltre 21,8 miliardi di dollari, a fronte di un investimento iniziale di 150 milioni.
La società vendette tutte le sue azioni Apple nel 2003, quando valevano circa 30 $, triplicando abbondantemente l’investimento iniziale.
- Operazione che prevede di moltiplicare le azioni offrendo un numero maggiore per ciascuna azione posseduta. ↩
Io direi che APPLE si è salvata, con quel portafoglio azioni in pratica M$ sarebbe diventata una delle maggiori azioniste della società e per diritto avrebbe avuto un posto nel consiglio d’amministrazione. Credo sia andata meglio così…