Gizmodo è uno dei blog più letti nel mondo e opera nel campo della tecnologia. Una fonte autorevole che, seguendo la scia di David Pogue, si schiera a favore degli hack per iPhone condannando apertamente la politica di Apple di non lasciar sviluppare programmi di terze parti in via ufficiale.
Secondo il blog il successo del telefono è da imputare proprio ai programmi nativi sviluppati dagli smanettoni. La società ha creato un telefono bloccato e sterile. Dalle grandi potenzialità ma non sfruttate. Immaginate di avere una Ferrari con il limitatore di velocità a 50 km/h.
La scelta di non aprirlo alla creatività degli sviluppatori non è condivisibile e Gizmodo si spinge anche oltre. Invita tutti a non comprarlo per protesta. Se il mercato mostrerà alla società un calo evidente delle vendite, soprattutto nel periodo natalizio, spingerà Steve Jobs a correre ai ripari.
[via Gizmodo]


Personalmente penso sia più grave l’assenza di alcune funzionalità nell’iPod Touch che invece ci sono nell’iPhone, come la possibilità di scrivere appunti o navigare sulle google maps, cose che non ha senso escludere a priori (visto che sull’iPod Touch si può comunque navigare e vedere YouTube).
La protesta di cui parli, invece, è uno di quei boicottaggi che non ha mai funzionato poiché pochi sono quelli che vorrebbero un iPhone meno chiuso e ancora meno quelli disposti a non comprarlo pur di sbloccare la situazione.
In effetti non so se il boicattoggia possa servire a meno però alla fine è piuttosto limitato come cosa…