azioni Apple
Le azioni Apple destinate a calare? Non sono del tutto d'accordo 1

Le azioni di Apple valgono tantissimo, tanto da portare la società alla seconda capitalizzazione mondiale in Borsa. Il loro valore eccede di 15 volte il fatturato annuo il che giustifica la presenza di un forte interesse nel mercato, ma è un motivo per credere che siano destinate a crollare da un momento all’altro come lo scoppiare di una bolla di sapone?

Ho letto con interesse l’analisi effettuata da Simon-Kucher & Partners. Loro dicono che i motivi per cui le azioni sono destinate a crollare sono tre: la segmentazione, il prezzo e il modello di business. In pratica per loro i prodotti di Apple sono destinati a non crescere perché nei settori dove opera, una volta coperte quelle persone disposte a pagare per avere un prodotto con il logo della Mela, non ci sarà altra domanda. I concorrenti copieranno al punto da coprire le fasce basse del mercato frenando ulteriori vendite. Un problema, appunto, di segmentazione e prezzo.

Se Apple non conquista nuovi mercati, applicando appunto il suo modello di business, il gioco del ravvivare le vendite non può resistere. Ma è tutto qui? Credo che sia un’analisi piuttosto accademica e semplicistica. Sembra quasi vedere applicati i principi economici letti nei libri di economia che prendono come esempio prodotti standard, come i detersivi. Le nozioni accademiche insegnano le regole del gioco, ma è anche vero che non tutti i giochi sono uguali.

L’analisi non ha tenuto conto di alcuni fattori, come quello del cambiamento. È vero le vendite dell’iPod sono calate, ma solo perché lo smartphone è diventato un suo sostituto. Apple ha saputo anticipare il cambiamento risalendo sulla cresta dell’onda. L’innovazione e il guardare lontani permettono di anticipare qualsiasi crisi. Per Simon-Kucher & Partners dopo l’iPad 2 non c’è crescita. È come dire che dopo i PC l’era informatica è finita perché tutti hanno un computer.

La loro analisi non prende in considerazione le evoluzioni e l’esperienza utente. Il prezzo maggiore rispetto alla concorrenza è dovuto proprio all’esperienza utente, alle capacità di interazione con il prodotto, alla cura dei particolari, all’assistenza tecnica e molto altro. Per tale motivo credo che l’analisi di Simon-Kucher & Partners sia errata.

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9 Comments

  1. non dimentichiamo che se con i mac la apple vende prodotti di fascia alta (il meno caro costa 999€) e con l’iphone il discorso è lo stesso, non si puó fare la stessa affermazione per quanto riguarda l’ipad. 479€ è un ottimo prezzo, e qui la concorrenza fa davvero fatica.

  2. Ma secondo me entro il 2014 sarà facile che raddoppierà il suo valore, sembra impensabile ma già tra un anno dovrebbe assestarsi attorno ai 450$ ad azione, non dimentichiamo che i signori in questione profetizzavano il crollo di Apple già quando toccó quota 99$ ora vale il 350% in più.

  3. Sì è arrivato lui… Ma che ne sai te? Ora alla simon-kucher sono degli sprovveduti secondo te? Ma chi ti credi!

    1. Penso che abbiano sbagliato e ti ricordo che il signor Jobs ha fatto crescere Apple anche nel biennio 2008 2009 in cui il mondo era in crisi… E poi i fatti son fatti, secondo i signori Apple non avrebbe mai raggiunto i 100$…

  4. Cioè Kiro tu sei quello che ha scritto che Apple guadagna piu’ di Microsoft (basandoti sol solo fatturato) piuttosto che indici di redditività effettivi/creazione di valore? E ora mi fai anche l’analista? cambia facoltà e fai l’ISEF che è meglio!

    1. Antonio questo non è un blog economico. Conosco gli indici e so applicarli, ma lo scopo di questo blog non è fare rapporti economici e stime. E non ti permettere di offendermi che tu di me non sai nulla.

  5. Non volevo offenderti Kiro, ma ho solo detto una cosa oggettiva. Nessuno ha parlato del blog né ho detto che devi usare gli indici di mercato piuttosto che quelli interni. Ti ho semplicemente detto che fai il saputello di economia(su twitter hai scritto che Apple ha guadagnato piu’ di Microsoft, e hai dato il fatturato SBAGLIANDO clamorosamente e dando informazione falsa), quindi o sei ignornate (il tweet lo dimostra) e ti consiglierei di studiare meglio i tuoi libri oppure sei sbadato(hihi). In ogni caso, uno che scrive quel tweet e poi vuol fare l’analisi di un indice (fondamentale? 🙂 ) , non puo’ esser e fare lo sbruffone come lo fai tu. Sii piu’ umile e studia di piu’, che hai 28 anni e non ti sei neanche laureato in economia (e ora capiamo il perchè). Offesa? no, pure oggettività. Saluti

    1. Ma cosa vuoi che spiega io in 140 caratteri di indici ed economia? E poi cosa ne sai cosa ho fatto in questi anni? Nulla perché altrimenti non parleresti così.

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