I media tradizionali hanno dato molto risalto alle condizioni lavorative dei dipendenti cinesi di Foxconn, portando a una serie di attività di Apple e della stessa azienda cinese per migliorare le condizioni di vivibilità degli stabilimenti. Sono stati costruiti, quindi, nuovi dormitori e migliorati quelli già esistenti.
Ma c’è una parte di dipendenti di Foxconn a cui non si dà molto ascolto: i dipendenti brasiliani. Lo stabilimento in Brasile, infatti, è stato costruito in tempi molto rapidi e questo non ha favorito di certo la vivibilità della regione, considerando che in quell’area i servizi accessori sono praticamente inesistenti.
Mense in cui il cibo è insufficiente, scarsità d’acqua e strade di collegamento coperte male dai mezzi pubblici, rendono la vita lavorativa in Brasile peggio di quella cinese. Per tale motivo i dipendenti del colosso asiatico, circa 2.500 persone, hanno minacciato uno sciopero se la società non darà loro ascolto e non prenderà provvedimenti nel migliorare le loro condizioni.